Aspettando Wimbledon: il rimpianto di Adriano Panatta - Calcio News 24
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2014

Aspettando Wimbledon: il rimpianto di Adriano Panatta

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Nuovo appuntamento con la rubrica «Non Solo Calcio», a cura di Ubitennis.com!

Per quanto si possa essere poco nazionalisti per chi vive da queste parti delle Alpi una delle giornate che hanno contribuito a fare di Wimbledon il torneo di Wimbledon è quella del 3 luglio 1979. E’ un languido tardo pomeriggio londinese e il martedì, prima che si profanasse la santa domenica, era il giorno dedicato ai quarti di finale.

Sul centrale, dopo che Borg ha macinato l’olandese volante Okker, lasciandogli la miseria di 6 game, scendono in campo un americano dal nome francese e nato in Belgio, Patrick Du Prè, numero 18 del mondo, e Adriano Panatta, già vincitore di un Roland Garros che cerca di eguagliare Nicola Pietrangeli, l‘unico italiano ad essere arrivato fino alla semifinale nei verdi prati di Church Road.

Du Prè è arrivato fin lì eliminando a primo turno Gerulaitis in 5 set e al terzo Yannick Noah in 4. Era reduce da un’altra battaglia negli ottavi contro Bob Lutz, sconfitto soltanto per 8 a 6 al quinto set. Panatta era tra le ali degli angeli, come lui stesso racconta. Si era allenato poco con Okker e, avvilito dal fatto che non la prendesse mai, si rifugiò in Versilia per tornare a Wimbledon soltanto in occasione del primo turno. Da lì una specie di marcia trionfale, con un qualche intoppo al secondo turno contro la solita wild card locale; ma aiutato da un nutrito gruppetto di ragazzetti in vacanza studio, Adriano la spunta al quinto set. Poi tutte rapide vittorie in tre set. All’inizio del match Panatta vola.

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