2014
Galatasaray, Mancini: «Quagliarella mi piace. Astori e Balotelli…»
Le parole del tecnico tra mercato e Mondiali.
GALATASARAY MANCINI – Dal caldo della Costa Smeralda Roberto Mancini seguirà in tv i Mondiali in Brasile in compagnia degli amici Mihajlovic, Marcolin, Lombardo, Salsano, Domenghini. Prima, però, ha fatto sosta a Milano Marittima, da dove ha parlato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” dell’imminente torneo, spazzando però subito via le voci sul suo futuro: «L’Italia mi manca, non solo negli affetti, anche calcisticamente. Mi. Ma sarò chiaro: resto al Galatasaray. Ho due anni di contratto e ho fatto bene. Giocheremo in Champions. Riprenderemo a metà luglio. Italia? Giocarci contro è dura, perché c’è sempre ed è tosta da affrontare. A me piace molto Insigne e ammiro Immobile. Credo che la novità sarà un giovane. Rossi è molto bravo. Aveva recuperato, ma Prandelli, credo con rammarico perché è difficile lasciar fuori un giocatore, avrà fatto le sue valutazioni».
MONDIALI – A proposito dei Mondiali in Brasile, il tecnico del Galatasaray ha spiegato: «Io ho un’idea: Messi è il più forte calciatore del mondo. Se fa il Messi l’Argentina ha grosse possibilità. Il Brasile è scontato per tanti, ma ha una fortissima pressione. La Spagna? Ha vinto tanto. E ha un grande gruppo. Ma le sudamericane mi sembrano leggermente superiori».
MERCATO – Mancini, infine, ha parlato di calciomercato e commentato alcune indiscrezioni e giocatori accostati al club turco: «Cosa mi serve? Un difensore, per la difesa a quattro, una punta, gli esterni. Dall’Italia chi prenderei? Gente con esperienza, e in Italia ce n’è tanta che potrebbe essere utile in Turchia. Quagliarella e Astori? Mi piacciono. Quagliarella mi piace molto, ha colpi, talento. Astori abbiamo tentato di prenderlo a gennaio. Così come ora ci siamo inseriti per Alex e Keita, ma sono andati al Milan e alla Roma. Chiesto Balotelli? No. Mario è un ragazzo a cui voglio bene. E’ un bravo ragazzo e anche un gran calciatore. Sono d’accordo con chi dice che è una prima punta. Anche a me è capitato di farlo giocare esterno d’attacco. Ma è una punta che ha tiro, ha fisico, è forte di testa. Spero che questo sia per lui il Mondiale che gli farà trovare continuità. Anche perché il tempo passa e non può perderne tanto».