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2014

Provate a fermarlo

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immobile ciro allenamento italia maggio 2014

Italia-Fluminense 5-3, è lo show di Ciro Immobile

ITALIA FLUMINENSE BRASILE2014 IMMOBILE AMICHEVOLE – Sfida premondiale per gli azzurri di Prandelli contro il Fluminense, club militante nella massima serie calcistica brasiliana: test assolutamente probante considerando il discreto valore e il massimo impegno dedicato alla causa dai sudamericani. La sfida termina sul risultato di 5-3 per l’Italia, ma si è ufficialmente accesa la stella azzurra di Ciro Immobile.

UN CRAC – Devastante. Sarà il periodo, quel che tocca diventa oro – capocannoniere della Serie A con ventidue reti senza calci di rigore, appena siglato il contratto della vita con un club della rilevanza che spetta al Borussia Dortmund, si è anche sposato con la sua fidanzata storica Jessica Melena – ma Ciro Immobile è nel pieno di uno stato di grazia. Il commissario tecnico teoricamente avrebbe provato le seconde linee, ma far accomodare questo signore in panchina oggi è quantomeno azzardato.

TRE GOL E DUE ASSIST – Prestazione da fenomeno: segna secondo, terzo e quarto gol dell’Italia dimostrandosi ancora implacabile negli ultimi metri. Segna di rapina, di testa, segna di tocco – vedere il colpo d’esterno con il quale beffa Felipe Garcia in occasione del suo terzo timbro – e svaria senza sosta sull’intero fronte offensivo per non garantire punti di riferimento agli avversari. Una furia ma la novità è data dai due assist: se non bastassero i gol si scatena anche in termini di ultimo passaggio, regalando due confettini al conterraneo Insigne che non si lascia pregare e realizza la sua personale doppietta. Prestazione eccellente anche per l’attaccante del Napoli, da troppi probabilmente bocciato preventivamente senza validi motivi: anche lui, oltre ai due gol, aggiunge un assist al suo compagno di reparto ed entra anche nell’azione del 3-2, quando inventa per Cerci prima che irrompa Immobile con il tap-in vincente. Uno spettacolo insomma: se Prandelli aveva in mente di testare il livello raggiunto dalle potenziali alternative, beh.. qualche serio dubbio Immobile ed Insigne glielo hanno inculcato.

I LIMITI EMERSI DALLA SFIDA ODIERNA – Tutti legati alla fase difensiva: lì dietro balliamo, poche storie. Titolari o meno è impensabile prenderne tre da un avversario sì competitivo ma decisamente controllabile. E’ assolutamente vero che l’Italia storicamente, per esprimersi al meglio sotto il profilo della concentrazione, abbia bisogno del grande evento: sarà cosa giusta però mettere tutti in riga, tutti sull’attenti perché in una competizione tanto breve come il Mondiale ogni singolo e minimo errore viene castigato a peso d’oro. Non lo nega Prandelli nel postpartita: buona condizione atletica e fiducia per l’avvio della competizione ma resta la giusta apprensione per una macchina che dovrà giocoforza risultare perfetta. Nel frattempo, provate a fermare quello lì.