2014
Esclusiva Balzano: «Pescara, ripartiamo dagli errori. Verratti, Insigne e Immobile? Predestinati»
Nonostante un organico costruito per ben altri obiettivi, il Pescara ha dovuto fare i conti con una stagione di transizione. Tanti i giocatori cambiati, così come gli allenatori. Ha tenuto duro, riuscendosi a salvare. Tuttavia, c’è da dire che gli abruzzesi erano riusciti a salire, momentaneamente, sul treno play-off. Cosa è mancato? Forse la continuità dei risultati oppure l’equilibrio del gruppo, quello che caratterizza principalmente una squadra. Per parlare del campionato dei biancazzurri, ma con un occhio di riguardo alle convocazioni in Nazionale, la redazione di CalcioNews24.com ha contattato in esclusiva Antonio Balzano, terzino del Pescara.
Antonio, sei alla tua terza stagione al Pescara. Ti senti una bandiera?
«Il termine “bandiera” viene usato un po’ troppo spesso a sproposito. Bandiera per me è un uomo che si è distinto e che ha dato tanto per un club, come nel caso del nostro ex team manager Vincenzo Zucchini recentemente scomparso, al quale domenica dedicheremo il primo Memorial e in suo ricordo saranno oltre un centinaio gli ex biancazzurri che arriveranno da ogni parte d’Italia per ricordarlo. Io mi sento semplicemente un calciatore che ha l’onore di vestire questa maglia con la quale ha conquistato una serie A e ha vissuto momenti splendidi anche da capitano. Quindi mi sento un calciatore fortunato».
Nonostante un organico di alto livello, e con la possibilità di centrare i play-off, il Pescara ha conquistato solo la salvezza. Cosa è venuto a mancare?
«Rimane l’amaro in bocca per le occasioni sprecate. Abbiamo passato dei momenti difficili quando, nonostante buone prove, il risultato non è arrivato. Abbiamo avuto la possibilità di rimanere attaccati al treno dei playoff per tanto tempo, ma non abbiamo avuto la forza di conquistarli. Bisogna dimenticare queste ultime due stagioni e ripartire dai nostri errori».
Verratti, Insigne e Immobile, trio delle meraviglie nel Pescara di Zeman, partiranno per il Mondiale. Se lo meritano?
«Dall’anno della nostra promozione in serie A si era visto che erano dei predestinati, hanno qualcosa in più, non solo a livello tecnico, ma anche come doti personali che è assolutamente un valore aggiunto. Fanno parte tutti e tre di grandi club e il lavoro e la caparbietà hanno fatto in modo di portarli lontano: si meritano questa convocazione e sono sicuro che faranno bene».
Quanto sarà importante, per l’Italia, avere in parte un tridente come questo già collaudato?
«Qualora dovessero giocare tutti e tre insieme sarà emozionante rivederli all’opera, faranno ricordare un po’ a tutti quel Pescara meraviglioso che ha superato ogni record».
Immobile è stato ufficializzato al Borussia Dortmund, uno dei club più prestigiosi in Europa. Un commento sul suo ex compagno, com’è vederlo li adesso a distanza di qualche anno?
«Ciro è un caro amico e gli auguro tutto il bene di questo mondo. Non mi meraviglia la sua carriera: è forte ed ero certo che sarebbe diventato il calciatore che è oggi».