2014
Juventus, Agnelli: «Grazie Conte. Presto con le big dEuropa»
Le parole del patron bianconero durante l’incontro con i “Member J1897”.
JUVENTUS AGNELLI – Lo sguardo è sempre rivolto al futuro in casa Juventus. Lo ha confermato e ribadito il presidente Andrea Agnelli nel corso dell’incontro con i “Member J1897” provenienti da tutto il momento. Nella pancia dello Juventus Stadium il patron bianconero ha esposto i programmi per il cammino di crescita della squadra sia a livello sportivo che economico: «Ieri non conta, siamo già proiettati al futuro, abbiamo fame del prossimo successo. Nel triennio 2015-2018 porteremo la Juve a ridosso delle corazzate europee. Alla fine del ciclo “15-18” dovremmo arrivare a fatturare annualmente 300 milioni di euro, esclusi i proventi Uefa, al netto delle prestazioni sportive, ponendoci quindi molto vicini alle grandi potenze attuali. La forza della Juventus viene da una tradizione che in pochi possono permettersi in Europa», ha dichiarato Agnelli, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”.
RISULTATI E SUCCESSI – Il presidente bianconero ha poi fornito un assist ad Antonio Conte, che ha sempre difeso la squadra dalle critiche per gli insuccessi in Europa: «A volte si parla a sproposito di stagione fallimentare. Penso al Bayern di Guardiola, sepolto dalle critiche per l’eliminazione dalla Champions, in semifinale! Incredibile: quella appena conclusa è stata la seconda miglior stagione nella storia del club tedesco. Ma noi dobbiamo sempre essere realisti e fare i conti con gli altri. Dal canto mio, non ho aggettivi per valutare quanto fatto negli ultimi tre anni: dobbiamo essere tutti grati alla gestione dell’area sportiva, ai giocatori che suonano l’orchestra, al suo direttore, Antonio Conte, e a chi ogni giorno ha lavorato dietro le quinte. E’ qui che emerge il vero valore aggiunto di questa squadra: l’umiltà».
CALCIOPOLI – In ultima analisi un nuovo accenno a Calciopoli: «Prima di chiedere la revisione del processo sportivo, aspettiamo che vengano completati tutti i percorsi della giustizia ordinaria…».