2014
Serie A, 34^ giornata: Milan – Livorno, pagelle
Come si sono comportati i 22 in campo? Scopriamolo assieme
SERIE A MILAN LIVORNO PAGELLE – Questo pomeriggio alle ore 15.00 allo Stadio Giuseppe Meazza – San Siro di Milano è andata in scena la sfida tra Milan e Livorno valida per la trentaquattresima giornata del campionato italiano di Serie A. Le due squadre hanno smesso da poco di darsi battaglia, andiamo a vedere come si sono comportati i giocatori in campo: ecco le pagelle dell’incontro.
MILAN
Abbiati 6: Un pomeriggio di ordinaria noia, non gli arriva neppure un tiro e ha gloria solamente sui rinvii dal fondo.
Abate 5: Vuol farsi vedere davanti per mostrare di meritarsi considerazione ma poi rischia di rovinare tutto alla mezz’ora quando ingenuamente perde Mesbah e lo butta giù da ultimo uomo meritandosi forse il rosso. Troppo spesso dà l’idea di non capire quello che sta succedendo.
Mexes 6: Mette le pezze dove sbaglia Rami ma questo compito finisce dopo pochi minuti perché Rami fa una sola bavatura in novanta minuti. Non è che gli attaccanti del livorno siano queste furie, quindi il pomeriggio prima di Pasqua lo passa con una scampagnata anticipata.
Rami 6.5: Buono il suo primo tempo, dopo un liscio clamoroso si riprende e sfiora pure il gol con un colpo di testa fermato solo dalla traversa. Gli attaccanti del Livorno non lo impensieriscono più di tanto e lui si adegua alla situazione. Interventi sempre puntuali e puliti.
Constant 6.5: A San Siro oggi si è fatta la storia, il guioneano Kevin Constant ha azzeccato un cross e lo ha fatto pure in bellissimo stile pennellando una palla sulla testa di Balotelli per l’uno a zero. E’ in un buon momento e si vede, perché ha fiducia.
De Jong 6: Tanta energia e tanta quantità, poca invece la lucidità perché con un brutto intervento nel primo tempo si preclude la possibilità di aiutare i suoi nella trasferta di venerdì a Roma. Per il resto prestazione sufficiente. (66′ Muntari 6: Non influisce più di tanto sul risultato finale)
Montolivo 6.5: La buona prestazione col Catania lo ha galvanizzato dopo un periodo al di sotto delle sue potenzialità. Nel primo tempo è un po’ impreciso ma nella rirpesa con il Milan avanti 2-0 e più spazi lasciati dai livornesi ha il suo habitat preferito e gioca discretamente.
Kakà 5.5: Stranamente oggi Kakà ne ha azzeccate poche. Come suo solito dà tutto, e ci mancherebbe altro, ma tocca il pallone una volta di più quando dovrebbe tirare o passare. Spreca molte occasioni, non è giornata per il 22 brasiliano. (75′ Pazzini 6.5: Due pallonetti descrivono la sua gara, il primo – il più brutto del 2014 – finisce altissimo, il secondo è un delizioso gol che chiude la gara)
Taarabt 7.5: E’ l’arma in più di questo Milan, uno dei pochi in grado di creare superiorità numerica quando ha palla. Punta sempre l’uomo e molto spesso lo salta, poi ha un gran piede e sia in appoggio che in zona cross o tiro si fa valere ampiamente. Ah, segna pure il 2-0.
Robinho 5: Fosse stato italiano anziché brasiliano sarebbe arrivato al massimo in Serie B. Non dribbla mai, sotto porta non è incisivo e non corre nemmeno per riprendersi il pallone quando lo perde. Qualche giocata buona, ma troppe imprecisioni. (82′ Saponara s.v.)
Balotelli 7: Non lo vedi mai se non per un bolide che cerca di decapitare Bardi, poi al 43′ segna da bomber silenzioso staccando di testa in mezzo ai centrali di difesa del Livorno. Rimane però ancora impreciso nei passaggi e anche in fase di cross. Mezzo voto in più per l’azione del 3-0.
All. Seedorf 7: E’ un bel Milan che gioca in maniera efficace e compatta, in maniera abbastanza olandese se così si può dire. Anche la fase difensiva sembra buona, l’Europa non è più un sogno con questa quinta vittoria consecutiva.
LIVORNO
Bardi 6: Non può nulla sui gol del Milan, e in alcune occasioni copre bene lo specchio della porta.
Valentini 5: Nel primo tempo ha anche vita troppo facile su Kakà che è in giornata no, ma poi sul gol dell’uno a zero anche lui sta a guardare più del dovuto. Da lì perde sicurezza e nella ripresa dalla sua parte il Milan sfonda maggiormente.
Rinaudo 6: Non sarà di certo irreprensibile da colpe, ma almeno è l’ultimo ad abbandonare la barca. Si fa sentire su Balotelli (forse anche troppo) e in più di un’occasione fa da portiere aggiunto salvando conclusioni a botta sicura davanti a Bardi. Il migliore là dietro.
Castellini 5: Come succede dalla parte opposta a Abate, anche Castellini troppo spesso stacca il cervello e sembra non accorgersi delle azioni.
Piccini 6.5: Montella sta cercando un terzino destro ma lo ha in casa. Piccini copre egregiamente e spinge con caparbietà finendo spesso nell’area rossonera. Si sposta pure dalla zona di competenza per chiudere i varchi per il Livorno disputando una partita molto buona.
Duncan 5.5: Troppo irruente come spesso gli capita, tanto che gli basta poco per prendersi un’ammonizione. Non dà la solita fisicità in mezzo al campo e in alcune occasioni i milanisti lo prendono in mezzo saltandolo con facilità.
Benassi 6: Spera che un giorno San Siro possa tornare ad essere il suo stadio, ma nel primo tempo per due nvolte tira la palla nella curva milanista. Con il passare del tempo riesce a prendere le misure agli avversari e nel complesso gioca una gara sufficiente. (82′ Belfodil s.v.)
Greco 6: In una posizione più avanzata rispetto agli altri centrocampisti è uno dei pochi a mettere apprensione alla difesa del Milan perché con i suoi movimenti crea spesso azioni interessanti. Si spegne dopo il due a zero del Milan.
Mesbah 6.5: Piccini da una parte, Mesbah dall’altra: gli esterni sono la forza di questo Livorno o almeno provano a esserlo. Su Abate fa un figurone, ma in tutta la partita sceglie quasi sempre la cosa giusta. Ex scaricato prestissimo, anche in difesa fa il suo dovere. (57′ Siligardi 5.5: Si vede solo quando al 90′ un suo tiro viene deviato)
Paulinho 5: Nel primo tempo tira una punizione che arriva fino in piazza Duomo, ma non è l’unico errore del brasiliano, troppo spesso frettoloso nel cercare la conclusione o la giocata anziché servire i compagni e manovrare meglio l’azione offensiva del Livorno.
Emeghara 5.5: Vedi quanto detto per Paulinho solo che Emeghara si guadagna mezzo voto in più per lo spirito di sacrificio là davanti e il pressing continuo sui portatori di palla del Milan. Comunque anche lui non tira mai in porta. (73′ Mosquera s.v.)
All. Di Carlo 5.5: L’organizzazione del suo Livorno è impeccabile ma ha forse la rosa con minor qualità di tutta la Serie A e per questo di fronte ai guizzi rossoneri ai labronici basta poco per capitolare. La salvezza si allontana anche se non è col Milan che il Livorno deve vincere.