Modena, Babacar: «Voglio tornare alla Fiorentina. Balotelli...» - Calcio News 24
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2014

Modena, Babacar: «Voglio tornare alla Fiorentina. Balotelli…»

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L’attaccante senegalese si candida per un posto nell’attacco viola e racconta l’amicizia con SuperMario.

MODENA BABACAR BALOTELLI – In una serata modenese Mario Balotelli è andato a caccia di un avversario a ping pong: in Babacar ha trovato uno sfidante, ma l’attaccante del Modena non è riuscito a batterlo. Lo ha raccontato lo stesso calciatore senegalese: «Non so chi gli abbia detto che giocavo, fatto sta che lui viene a trovarmi e mi dice: “Giochiamo!”. Ci stiamo stretti, non riusciamo a muoverci bene, Mario fa: “Andiamo fuori”. Mi ha dato una bella lezione, con la racchetta è fortissimo. E dopo la sconfitta gli ho pure dovuto pagare la cena», ha raccontato Babacar ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.

NO IDOLI – L’attaccante ha spiegato poi di non avere idoli e il motivo: «Non ho mai voluto imitare nessuno, faccio le cose alla Babacar. Ma ci sono tanti campioni che mi piacciono, Ibra, Eto’o, Messi, Ronaldo. E Balotelli. Come l’ho conosciuto? Ci incrociavamo spesso in Primavera. Un giorno vado a San Siro, lui mi vede in divisa e mi fa: “E tu che ci fai?”. Scoppiamo a ridere. Siamo rimasti in contatto e ogni tanto ci vediamo. Mario è un bravissimo ragazzo, buono, sempre sorridente, ama scherzare. Tante cose su di lui vengono ingigantite, e poi è normale che un ragazzo di 23 anni abbia voglia di divertirsi. Conoscerlo è davvero bello».

LA CRESCITA – Babacar ha poi parlato delle sue doti su calcio di punizione e del rapporto con mister Novellino: «Sì, merito di Novellino. Un giorno mi fa: “Il tiro ce l’hai, se ti ci metti diventi bravo anche lì”. E io mi sto allenando duro, la potenza in effetti c’è, ora sto imparando a far girare la palla. Mario di sicuro le tira da molto più di me… Novellino? È come Prandelli a Firenze, mi dà sempre i consigli giusti. “Sei veloce e tecnico, sfruttale queste doti”, mi dice. Mi fa giocare da attaccante esterno, parto da dietro e aggredisco la profondità come piace a me. E mi tiene tranquillo con la testa. Primo ero più nervoso, con la voglia di dover dimostrare subito qualcosa. Ho ancora tanto da imparare. Ora poi a Modena ci stiamo conoscendo bene e viene fuori l’anima di squadra, tutti attaccano e tutti difendono. Avrei potuto fare anche più gol di quelli che ho fatto (17, ndr), ma va bene così».

FUTURO – A proposito, invece, della prossima stagione in chiave mercato: «Mi piacerebbe tornare a Firenze. Hanno già un attacco fortissimo con Gomez e Rossi, fare tridente con loro non sarebbe male. Certo, in A devi correre di più ma puoi anche giocare di più. In B a volte non prendi nemmeno palla che ti giri e te ne trovi due che ti menano…».