Inter, Thohir: «Esportare il brand italiano per ripartire - Calcio News 24
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2014

Inter, Thohir: «Esportare il brand italiano per ripartire

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INTER THOHIRErick Thohir, intervistato qualche giorno fa da Federico Donato in occasione della premiazione come migliore investitore asiatico in Italia dall’ Istituto della Camera di Commercio Italiana dI Singapore per l’ acquisizione della maggioranza dell’ Inter, ha parlato a tutto tondo esponendo il suo punto di vista su diversi argomenti, a partire dalla sua scelta di investire all’ interno del nostro paese anziché in altri campionati esteri: «Io ho investito, come si sa, non solo in Italia ma anche e soprattutto negli Stati Uniti. Ma l’ Italia è uno dei più grandi stati quando si parla di calcio, e sono sicuro che riuscirà con il tempo a competere di nuovo con gli altri tornei europei come Bundesliga e Liga. Credo che questo investimento sia arrivato nel momento giusto. L’ obbiettivo per i club italiani ora  è quello di orientarsi sempre più verso il business. L’ ambiente vuole cambiare le strategie dell’ industria calcistica per competere con le altre leghe estere e ho notato questa voglia di cambiamento anche negli altri proprietari e presidenti che ho incontrato».

AFFARI E FAMIGLIA – Il nuovo numero 1 dell’ Inter parla anche del rapporto con la famiglia Moratti e spiega il suo credo su come debbano essere gestiti gli affari: «Credo molto nelle partnership e quando ho discusso con i Moratti abbiamo capito subito di avere la stessa visione e la stessa idea su come poter riuscire a competere con gli altri club del mondo. Abbiamo capito che il bisogno primario è quello di rendere più efficienti i club a livello di profitto, ma come famiglia e proprietari, dobbiamo essere anche in linea su quelle che sono le nostre aspettative. Dobbiamo essere sia professionali, sia una famiglia. La nuova industria del calcio si basa tutta su numeri e statistiche, non più sui sentimenti o decisioni fatte per la gente. Questo è il modo in cui gestiamo la nuova Inter: decisioni collettive basate su dati e obbiettivi, con premi e punizioni. Sulle questioni famigliari Italia e Indonesia si assomigliano molto. Come qui, molti businessman crescono all’ interno della proprio famiglia, ma al tempo stesso secondo me, proprietari e professionisti si devono unire per raggiungere gli obbiettivi prefissati».

IL MARCHIO ITALIANO PER RICOSTRUIRE–  Thohir da una sua visione di come si possa fare per ricostruire il nostro calcio: «L’ Italia ha già buone basi per ripartire, la Nazionale è tra le migliori al mondo e ogni anno si producono buoni giocatori. Ma per quanto riguarda il mercato c’è qualcosa da cambiare. La maggior parte delle entrate dei club italiani provengono dall’ interno, tre diritti tv e sponsor, mentre all’ estero la maggior parte degli introiti vengono dall’ esterno. E’ una cosa buona investire su Inter, Milan e Juventus perché queste squadre hanno un forte brand. La grande opportunità è portare questi tre club a competere con i grandi club europei. Ma se allarghiamo il discorso a livello di campionato questi tre club da soli non possono sopravvivere se non si uniforma il resto della lega alle altre leghe mondiali. Guardando gli altri campionati si può notare come il mercato asiatico sia diventato quello principale: molte partire della Premier League ad esempio si giocano in orari favorevoli agli spettatori asiatici. In Italia invece, soprattutto le partite migliori, si giocano in notturna per gli asiatici e di conseguenza il bacino di utenza non può aumentare. Io e l’ Inter dobbiamo pensare quindi, non solo al singolare ma anche al plurale, dunque anche per l’ intera Serie A. Dobbiamo prendere come esempio la Nba, che disputata partite in Europa, o la Mlb che va a giocare in Australia. La serie A deve fare lo stesso. Magari un giorno avremo Inter-Milan a Singapore».