2014
FIGC, Albertini: «La mia ricetta per tornare al top»
Il vice-presidente federale: «Largo ai giovani, ma non vediamo tutto nero adesso»
FIGC ALBERTINI – Tempi duri, anzi durrissimi per il calcio italiano, fuori dall’Europa che conta con l’unica eccezione della Juventus in Europa League. Come vanno le cose? Nè bene nè male, stando almeno a sentire il numero due della FIGC Demetrio Albertini, intervistato oggi per “Il Corriere dello Sport”. Parola a lui, dunque.
LA RICETTA DI DEMETRIO – Così Albertini: «Non deve pesare questo giovedì su un’analisi serena, a Firenze avremmo perso comunque una squadra ed è andata avanti la più forte, il Napoli invece poteva essere ancora in Champions. Quindi va tutto bene? Non ci casco. Continuo a ragionare e dico: ci sono progetti in crescita. Largo ai giovani, anche se spesso cerchiamo l’esperienza per arrivare al risultato, così abbiamo perso forza e credibilità. La mia ricetta? Abbiamo 111 club professionistici, troppi. Mancano risorse? Tetto massimo di 25 giocatori, l’esempio è il Borussia Dortmund. Non c’è accordo? Creazione di federazioni under 19 o 20 come nel volley femminile».