Chievo Verona, la garanzia Sannino per riconfermarsi - Calcio News 24
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2013

Chievo Verona, la garanzia Sannino per riconfermarsi

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Il tecnico è il nome giusto per potersi salvare, serve però qualche innesto dal calciomercato

DODICI ANNI DOPO – Sono passati più di dieci anni dall’ultima volta che le due squadre di Verona si sono incontrate in Serie A, era il 2001-02 e il Chievo allora era una favola che da neopromossa volava verso la qualificazione in Coppa Uefa. Quest’anno si ripeterà la stracittadina scaligera per la seconda volta nella storia della massima serie italiana e in questi dieci anni e rotti il Chievo ha cambiato radicalmente la propria nomea, passando attraverso l’Europa League, i preliminari di Champions e una clamorosa retrocessione con risalita, ma soprattutto si è guadagnato il suo posticino in Serie A che ogni anno cerca di manterene e ci riesce alla grande. Poteva esserci ancora Luciano, che all’esordio in A coi clivensi si chiamava Eriberto, ma il giocatore ha lasciato il Bentegodi e si è accasato in Lega Pro dove a 38 anni giocherà con la maglia del Mantova. I gialloblu però non si sono lasciati impietosire dall’addio di una delle bandiere storiche e stanno pensando in grande.

IL NUOVO MISTER – Giuseppe Sannino sarà l’allenatore del Chievo Verona per la prossima stagione, il mister campano cercherà di togliersi qualche soddisfazione dopo l’annata amara di Palermo, iniziata con un esonero e finita con la retrocessione in Serie B. Sannino è uno degli allenatori più sottovalutati in Serie A, senza dubbio uno dei più sacchiani anche per somiglianza fisica. Tenace e grintoso, riesce sempre a tirar fuori il meglio dai suoi giocatori, sia spronandoli che a volte usando parole abbastanza forti. E’ un coach e un mental coach assieme e il suo tipo di gioco, offensivo ma attento, frizzante ma quadrato, potrebbe essere davvero quel qualcosa in più per i veronesi. Probabilmente il tecnico non lascerà il suo 4-4-2 come hanno anche testimoniato alcuni arrivi nel calciomercato estivo, su tutti quello di Alessio Sestu, esterno arrivato a parametro zero e che con Sannino ha già giocato a Siena.

IL PUNTO DI FORZA – Storicamente con Del Neri e Pillon, adesso con Sannino, sono gli esterni a fare gioco nel Chievo Verona. Detto di Sestu, è arrivato anche Pamic dallo Sparta Praga, un giocatore vecchio stile che fa della fase difensiva una sua virtù e che è bravo pure in marcatura, pur non disdegnando sortite offensive degne di nota come hanno testimoniato le sue stagioni in Repubblica Ceca dove si è affermato come uno degli esterni migliori. Non dimentichiamoci però delle possibili sorprese che ogni anno ci regalano i clivensi: Calello a Verona potrebbe trovare più spazio e far vedere di che pasta è fatto, Tavares in amichevole non ha demeritato, Lazarevic e Improta potrebbero essere davvero due grandi colpi, entrambi in arrivo dal Genoa.

COSA MANCA – C’è però qualcosa da migliorare, sia nel pacchetto arretrato che in fase offensiva. La difesa fa registrare in linea di massima gli stessi giocatori della scorsa stagione, una linea difensiva granitica e afiatata certo, ma servirebbe magari un altro innesto di qualità per riuscire a renderla un po’ più impenetrabile, si parla di Clayton ma forse potrebbe non essere l’unico. La cosa certa è che il reparto, così come un po’ tutto il Chievo stesso, va svecchiato, sono molti gli over 30, forse troppi. In avanti resiste Pellissier e per il momento non sembra in odore di cessione Thereau, giocatore che nella gestione Corini si è esaltato nel ruolo di mezza punta e che potrebbe fare altrettanto con Sannino; per liberare però le doti del francese servirebbe un bel centravanti, si parla di Kozak ma adesso è vicinissimo alla Premier League, manca comunque una punta da doppia cifra e visto che Sannino sa esaltare le prime punte non sarebbe un azzardo fare una spesa per un bomber. Il centrocampo è okay, e se dovesse davvero arrivare Schelotto potrebbe fare un bel salto di qualità e l’italo argentino nel 4-4-2 potrebbe davvero essere un’arma in più.

OGGI GIOCHEREBBE COSI’ – Come ripetuto più volte, il Chievo dovrebbe disporsi in questa stagione con un modulo a quattro sia in difesa che a centrocampo. Con al massimo 3-4 arrivi ben diluti tra difesa e attacco allora la salvezza potrebbe diventare una formalità, se non addirittuura un optional visto che potrebbero esserci i presupposti per puntare a una tranquilla posizione di metà classifica, restando così le cose invece sembra che il Chievo questa benedetta permanenza in A debba meritarsela e sudarsela sul campo. Al momento comunque i gialloblu giocherebbero così: SILVESTRI; Sardo, Dainelli, Cesar, Dramè (PAMIC); Stoian, Rigoni, CALELLO, SESTU; Therau, Pellissier (Paloschi).