Montella, buona la prima! Con un aspetto da rivedere. Guidolin, il solito errore - Calcio News 24
Connect with us

2012

Montella, buona la prima! Con un aspetto da rivedere. Guidolin, il solito errore

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

montella ifa

La serie A 2012-2013 è stata battezzata oggi nell’anticipo pomeridiano tra Fiorentina ed Udinese: sfida tra due squadre competitive in cerca delle prime conferme. Viola rinnovati, meglio dire rivoluzionati, dai tre mesi di calciomercato, friulani più avanti nella preparazione per l’impegno nei preliminari della Champions League ed alle prese con il consueto turnover cessioni importanti/scoperta nuovi talenti. L’hanno spuntata i padroni di casa, diversi gli spunti lasciati in eredità dalla gara.

Bene Montella alla prima sulla panchina viola: squadra propositiva dal primo all’ultimo minuto di gara, fondata – giocoforza dopo una mirata campagna acquisti – su un approccio oltremodo costruttivo. Possesso palla, sviluppo orizzontale della manovra con sfruttamento delle corsie laterali: manca un riferimento offensivo, un centravanti di ruolo in grado di finalizzare la mole di gioco proposta. Palese, evidente. Spetta alla società colmare prima del gong del 31 agosto una lacuna che un buon Ljajic non può coprire per caratteristiche tecniche e fisiche. Non solo la società. Anche Montella è chiamato ad un compito delicato: equilibrare la squadra ed in particolare l’assetto difensivo. I movimenti della retroguardia sono apparsi errati, fattore emerso nella prima frazione di gara quando i tagli e la fisicità di Muriel hanno tenuto in scacco l’intera difesa.

Grande errore di Guidolin. La premessa è ovvia: obbligato il tecnico a ricorrere ad un ampio turnover in vista della delicatissima sfida di ritorno nel preliminare di Champions League con il Braga. Una partita che vale una stagione. Inspiegabile però il cambio del 67° minuto: fuori Muriel, dentro Fabbrini. Il colombiano agiva da riferimento e grazie alla sua qualità riusciva a far salire la squadra alleviando le pene di un forcing avversario convinto e determinato. Fabbrini per forza di cose non poteva sostituire Muriel in tale lavoro, la conseguenza immediata è stato un arretramento generale del baricentro che ha rafforzato la sensazione post-sostituzione: l’Udinese ora la perde. Se proprio il cambio andava fatto, Di Natale avrebbe potuto giocare una ventina di minuti. Fino ad allora un’onesta partita di ripartenza che – a tre giorni dalla partita che vale più delle altre – ci può stare eccome.

Ultime considerazioni sui singoli: occorre tempo per valutare i tanti neoarrivi in casa Fiorentina, ma le prime sensazioni raccontano di difensori da rivedere. Gonzalo Rodriguez è reduce dall’esperienza infelice della retrocessione con il Villarreal e appare lento per l’adattamento al calcio italiano. Roncaglia sembra più affine al nostro torneo, previo ricerca equilibri di cui si diceva in precedenza. Ottimo invece l’esordio di Borja Valero, che ha caratteristiche quali dinamismo e palleggio in grado di agevolare l’inserimento nei dettami tattici di Montella. Jovetic è un fuoriclasse in grado di fare la differenza, straripante se accostato ad una prima punta di ruolo. Fronte Udinese: il classico processo di rinnovamento attuato con meticolosa precisione da anni in Friuli consegna a Guidolin un Luis Muriel da urlo. Uno dei compiti più complessi a cui è chiamato il tecnico veneto è valorizzare e gestire un potenziale crac del prossimo campionato. Positivo l’impatto di Maicosuel, Battocchio e Willians possono rappresentare alternative valide mentre è da rivedere la prestazione di un deludente Faraoni.