2012
Milan, Gattuso: “Ho dato tutto, Ancelotti il più grande”
Gennaro Gattuso, centrocampista del Milan, spiega in conferenza stampa l’addio alla maglia rossonera dopo 13 anni tra le fila rossonere: “Volevo innanzitutto ringraziare il club per aver vissuto insieme questi anni fantastici. Tredici anni non sono pochi, è stato un sogno ma la vita continua. E’ arrivato il momento di cambiare strada, ho voglia di dimostrare calcisticamente che non sono morto. Bisogna compiere delle scelte nella vita, spero di non aver sbagliato e di aver fatto la scelta giusta. Penso di aver dato tutto a questa maglia. Ora ho voglia di rimettermi in gioco, ma qui ho dato tutto. Non ho mai detto di voler giocare a tutti i costi, ho sempre rispettato le scelte dell’allenatore e della società.
Sono convinto che i dirigenti rossoneri riusciranno a metter in piedi una squadra competitiva per le prossime stagioni. Decisione sul mio futuro? Vedremo, deciderò in tranquillità insieme a mia moglie. Ho già diverse offerte.
Ancelotti? Per me è stato un allenatore, un amico, un padre. Carletto è Carletto. E’ stato un grande, in quegli anni ci ha fatto fare il salto di qualità. In questo momento si parla del Barça come squadra imbattibile, ma in Europa il Milan di Ancelotti godeva dello stesso rispetto di questo Barcellona. Non era solo un allenatore, è stato l’emblema del Milan di quegli anni. In campo davi l’anima per lui.
Allegri? L’anno scorso abbiamo fatto un grandissimo campionato. Mi ha dato la possibilità di scendere in campo con continuità. Sono due persone totalmente diversi Allegri ed Ancelotti.
Non andrei mai alla Juventus o all’Inter, ma questo è per l’amore che ho verso questi colori. Non mi vogliono loro, ma io non ci andrei comunque.
La vittoria più bella? Nettamente, la Champions League del 2003. Battere in semifinale l’Inter e in finale la Juventus è stato qualcosa di grande”.