Fiorentina, Boruc: "Allo stadio non si va come a teatro" - Calcio News 24
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2011

Fiorentina, Boruc: “Allo stadio non si va come a teatro”

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La Fiorentina ha deciso di affidarsi ai “guantoni” di Artur Boruc dopo che Sebastien Frey ha deciso di lasciare Firenze per Genova, sponda rossoblu`. Il portiere polacco ha avuto un rendimento altalenante dal suo arrivo al Franchi, alternando ottime prestazioni ad alcuni interventi discutibili, come nei casi della trasferta di Roma dello scorso anno, e nell’ultima gara di campionato contro il Chievo. Sentito ai microfoni di “SportWeek”, settimanale allegato a “La Gazzetta dello Sport”, Boruc riflette sul suo passato ed il calcio scozzese dopo la sua esperienza al Celtic: “A me quel calcio piace: intenso, caldo, genuino, selvaggio. Ma anche leale. Un calcio da veri uomini. In campo nessuno si risparmia e si mena alla grande, ma senza cattiveria. Il pallone io lo intendo cosiÃ?Â?, anche pensando a chi ci guarda: allo stadio non si va come a teatro, dalla gente io mi aspetto passione e calore. Quelli che ho trovato quando con la Fiorentina ho giocato a Napoli, per esempio. Io stesso sono un tifoso: ero uno dei capi della curva del Legia Varsavia, la prima squadra per cui ho poi giocato”. Pensiero che riflette un po’ il suo modo di essere, poiche` Boruc si descrive cosi`: “Tranquillo. Pazzo. Orgoglioso”.

Eppure a Firenze non si sente troppo parlare di lui e gli viene domandato come si sente ad aver preso in mano l’eredita` di Frey tra i pali del Franchi: “Il calcio non mi ha mai fatto paura: eÃ?Â? il mio lavoro. Ho lasciato il Celtic dopo 5 anni proprio percheÃ? ave- vo bisogno di nuove sfide, di nuovi stimoli. Io provo paura solo per la mia famiglia. Ho perso mio padre due anni fa, quando ne aveva solo 57, e mia madre che ero appena ventenne, entrambi uccisi da un tumore. Ecco di cosa ho paura: delle malattie”.