2011
Capello: “Scudetto assegnato sul filo di lana. Baldini…”
Fabio Capello e` intervenuto questa mattina ai microfoni di “Radio Anch’io lo Sport”, in onda su “Radio 1”, il C.t. dell’Inghilterra ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al cammino dell’Udinese ed il suo possibile impatto in questo campionato sin qui equilibrato: “Il cammino dell’Udinese? Io credo che l’Udinese sia una realta`, con grande capacita` di dirigenti ed allenatori. Sono stati venduti tra i tre pezzi migliori dell’altro anno. Se li avessero tenuti, ed avessero fatto un acquisto importante, potevano veramente vincere il campionato. Hanno dimostrato contro una squadra come l’Arsenal, di essere una realta` del calcio europeo, non solo italiano. Cosi` come e` se e` da scudetto? Si`, e` la squadra che dara` fastidio. E` lungo il percorso, ci vuole una certa mentalita`. Potrebbe essere la squadra pericolosa per tutte. Non e` una societa` dove si fanno voli pindarici, ma molto concreta. Il campionato agevola l’Udinese? Sicuramente e` molto interessante. Io ho parlato di Juventus e Roma come favorite perche` non hanno le coppe, mentre l’Udinese e` ancora in coppa. Il Milan ieri ha dimostrato di avere giocatori di classe e qualita`, con una rosa ampia e competitiva. L’Inter e` in ritardo. E` un campionato che si vincera` sul filo di lana”.
Si parla anche di Franco Baldini come nuovo d.g. della Roma, e Capello commenta cosi` la separazione dall’ex manager della nazionale inglese: “Il ritorno di Franco Baldini a Roma? Io gli ho detto che e` una bella sfida provare a riportare la Roma al top come quando eravamo assieme. Credo abbia le possibilita` di farlo. Oltre la capacita` manageriale e` un personaggio capace di conoscere i giocatori e capire cosa serve ad una squadra e, soprattutto, creare una mentalita` vincente”.
Tornando sul discorso relativo all’Udinese, Capello tratta la preparazione dal punto di vista del mercato del club friulano: “La strategia non parte a gennaio, ma gia` da prima. La capacita` di questa squadra e` saper valorizzare cio` che hanno in casa, ma soprattutto valutare il valore di quelli che sono pronti per poi sostituire i giocatori che verranno ceduti. I dirigenti, che si occupano di acquistare giocatori giovani in tutto il mondo, sono stati tra i primi in Italia ad essere inseriti in questo genere di discorso”.
Continuando invece il discorso del calcio italiano e del campionato di livello piu` “basso”, analizza: “Livellamento verso il basso? Io penserei a livellamento verso l’alto. Le squadre giocano un calcio diverso, con mentalita` diversa. Merito degli allenatori e di un periodo di difficolta` economica dove si diventa molto piu` attenti ed astuti a selezionare i giocatori. Ogni partita e` molto piu` difficile nel campionato italiano rispetto al campionato spagnolo, dove due dominano e le altre inseguono, e quello inglese, dove ci sono quattro squadre che dominano il campionato”.
Su Mario Balotelli, protagonista con una doppietta nel derby di Manchester, vinto da 6-1 contro il City: “Balotelli? Non e` piu` il Balotelli di qualche mese fa. Accetta le decisioni arbitrali, accetta che un compagno non gli passa la palla e che si mette a servizio della squadra, dopo aver letto cose incredibili su di lui sui tabloid inglesi, che non lesinano niente a chi non viene dal loro paese. E` un giocatore dalle qualita` immense che potrebbe fare le fortune di qualsiasi allenatore, se ha la voglia di mettersi a servizio di tutti e di applicarsi in allenamento”.
Trattando poi il suo futuro, in merito ad un’offerta dal Qatar, vociferata dal “Daily Mirror”, Capello poi passa a come si potrebbe migliorare il calcio italiano: “Leggo cose su di me che fanno piacere, ma potessero essere vere certe offerte (ride, ndr)… Prima ho letto della squadra russa, della quale non ricordo manco il nome, ora c’e` il Qatar. Tornare in Italia? Come turista, sempre. Come allenatore? Io credo di aver raggiunto una buona esperienza, grazie anche all’esser stato lontano dall’Italia ed aver osservato il calcio italiano dall’esterno. In Italia stiamo migliorando tecnicamente e tatticamente, pero` gli stadi mezzi vuoti sono tristi ed all’estero mi chiedono sempre cosa non va. Se c’e` una risposta? Non pensavo la risposta di Torino fosse cosi` forte. Se serve lo stadio? Servono gli stadi non da 80.000, ma da 25-40.000 spettatori, come Chelsea, Tottenham e QPR, che sono sempre esauriti. Bisogna creare la voglia di andare allo stadio, con la gente che deve aspettare che uno disdica l’abbonamento per poterlo fare”.
Due parole anche in merito alla Nazionale di Cesare Prandelli: “Della Nazionale di Prandelli la cosa molto bella e` che i convocati vanno a giocare con voglia ed allegria, e questo e` molto bello per un allenatore. Schema 9-1? Tutti giocano 9-1, vado a vedere partite di tutto il mondo. Non c’e` niente da fare, quando si difendono e` un 9-1 chiarissimo, poi quando si va avanti ci vuole la forza di andare avanti. Mentre prima correvano solo le mezz’ali, ora corrono tutti”.
Sull’assenza di difensori di talento in Italia, nazione nota per questo reparto: “Non ne nascono… sono stagionali… ora e` il periodo in cui abbiamo buoni attaccanti e discreti centrocampisti. Non abbiamo difensori e non abbiamo portieri. In Inghilterra mancano i portieri, ora ho Hart, ma c’e` un buco tremendo tra lui e gli altri, che hanno tutti 30 anni. Nel Milan c’erano sei giocatori ai miei tempi dal settore giovanile, poi hanno dovuto aspettare anni per vederne altri. E` come la frutta e la verdura, sono stagionali”.
Sul congedo da parte del presidente Agnelli nei confronti di Alessandro Del Piero“Bisognerebbe vivere le cose dall’interno, non mi piace parlarne dall’esterno. Per quanto mi riguarda c’e` stato l’anticipo da parte di Andrea Agnelli”.
Sulla sua fiducia nel progetto Roma, chiosa: “Per il bene che voglio alla Roma e per il rispetto che porto a Baldini, mi auguro che sia vincente”.