Lazio, Lotito: "Vittoria della squadra e dei tifosi" - Calcio News 24
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2011

Lazio, Lotito: “Vittoria della squadra e dei tifosi”

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Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista fiume ai microfoni di “Mediaset Premium” al termine della sfida vinta per 2-0 al Dall’Ara contro il Bologna, dove era presente anche il numero uno biancoceleste: “Scudetto? No, guardate, penso che non bisogna esaltarsi o abbattersi. Bisogna affrontare ogni partita con spirito di gruppo, sapendo di avere una squadra che puo` competere con tutti, ma con la coscienza che i nostri avversari non regalano niente. Oggi la nostra squadra e` rimasta unita ed ha mantenuto il risultato con spirito di gruppo. Ahime`, e` arrivato qualche infortunio, ma sono consapevole che questa squadra con questo carattere forte, ma allo stesso tempo umile, puo` dare grandi soddisfazioni ai propri tifosi. Cisse` non arriva al gol? Ha avuto occasioni, ma non e` riuscito a segnare. Io penso che, quando si sblocchera`, sara` una cosa continuativa. In questo periodo gli episodi ci sono stati sfavorevoli, ma spero che presto si trasformino in episodi positivi. Lo vedo un po’ mortificato, come se non riuscisse a dare il proprio contributo. Non gioca un ruolo individualistico, ma di squadra, dimostra che a lui sta a cuore il risultato e non il suo ruolo personale. Classifica? Siamo all’inizio del campionato, sarebbero voli pindarici che non avrebbero senso e non trovano riscontro. E` un campionato lungo ed equilibrato, le partite vanno giocate tutte. I risultati non dipendono dalle sole squadre, ma anche da episodi e fatti imponderabili. Speriamo che questa squadra mantenga questo andamento. A meta` girone di ritorno si potranno fare delle considerazioni, oggi e` prematuro, come sono state premature le critiche a Reja, che oggi viene visto come il grande allenatore della Lazio. Non possiamo tracciare una valutazione dopo appena sette partite, sarebbe superficiale come comportamento. Ci siamo confrontati con alcune squadre, e non con altre, mancano degli scontri diretti per la posizione di classifica, dunque le considerazioni sono premature. Un giocatore che mi e` rimasto a cuore nella mia gestione? Posso dire una cosa che mi ha colpito, ma senza fare a valutazioni ad uno fuori che ad un altro. L’atteggiamento dentro al campo e fuori dal campo di Klose mi ha molto colpito. Un campione, riconosciuto a livello internazionale, che ha l’umilta` di comportarsi come uno qualsiasi, denota una coscienza dei propri mezzi che non tutti sono capaci di manifestare. E` capitato un episodio quando e` tornato dalla nazionale, ed i compagni si allenavano, di potersi allenare con la primavera, e l’allenatore della primavera mi ha detto che tutti i giocatori della primavera erano entrati nello spogliatoio, lui e` rimasto in campo a raccogliere i palloni, li ha messi nella sacca e li ha portati nello spogliatoio. Ecco, i risultati non si ottengono solo con qualita` sportive, ma anche etiche e morali. Se la squadra e manterra` fino a fine campionato, vedremo a che risultati potremo produrre. Reja? Ho sentito la curva acclamarlo, al di la` della targa che e` stata affissa. Finalmente la gente si e` resa conto della qualita` dell’uomo e dell’allenatore, ma soprattutto ha capito l’importanza del suo profilo e l’autorevolezza che ha all’interno dello spogliatoio. Avere la capacita` del dialogo con questi giocatori e suggerire loro con professionalita` quello che devono fare non e` semplice, se non gli viene riconosciuto il ruolo. E` la vittoria anche del pubblico, perche` penso abbia acquisito una mentalita` diversa”.