Calciomercato, le pagelle: Inter - Calcio News 24
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2015

Calciomercato, le pagelle: Inter

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inter pagellone

Acquisti, cessioni e valutazione del mercato nerazzurro

E’ giunta al termine una delle sessioni estive di calciomercato più belle degli ultimi anni. Tra le protagoniste figura senza ombra di dubbio l’Inter di Roberto Mancini, autrice di un vero e proprio restyling. Nel finale della scorsa stagione era stato annunciato un mercato importante, viste le difficoltà riscontrate dalla rosa del tecnico jesino, ed il ds Piero Ausilio non ha deluso le attese: dieci gli acquisti, ovvero Kondogbia (Monaco), Jovetic (Manchester City), Miranda (Atletico Madrid), Montoya (Barcellona), Manaj (Cremonese), Biabiany (svincolato), Perisic (Wolfsburg), Felipe Melo (Galatasaray), Alex Telles (Galatasaray) e Ljajic (Roma). Tante entrate, ma anche tante uscite: Kovacic (Real Madrid), Andreolli (Siviglia), Hernanes (Juventus), Bessa (Como), Puscas (Bari), Donkor (Bari), Schelotto (svincolato), Podolski (tornato all’Arsenal e poi trasferitosi al Galatasaray), Felipe (svincolato), Jonathan (svincolato), Campagnaro (svincolato), Bocalon (Alessandria), Spendlhofer (Sturm Graz), Crisetig (Bologna), Khrin (Granada), Taider (Bologna), Kuzmanovic (Basilea), Obi (Torino) e Shaqiri (Stoke City). Rivoluzione dunque in casa Inter, Roberto Mancini accontentato su tutta la linea.

MIGLIOR COLPOKondogbia è ritenuto uno dei centrocampisti più interessanti in circolazione, con l’Inter che ha battuto la folta concorrenza con tanto di derby della Madonnina vinto con il Milan, ma scegliamo Stevan Jovetic. Il classe 1989 di Podgorica ha riscontrato alcune difficoltà nelle ultime due stagioni con la maglia del Manchester City e l’Inter rappresenta una rivincita, con i nerazzurri che hanno concluso il suo acquisto ad un prezzo vantaggioso (15 milioni di euro). In Italia il montenegrino ha messo in mostra tutte le sue qualità con la maglia della Fiorentina, con l’unica incognita legata alle condizioni fisiche precarie. Già nel pre-campionato Jovetic ha fatto vedere ciò di cui è in grado, ma nelle prime due giornate di Serie A sono arrivate importanti conferme: tre reti, decisive per l’Inter nella conquista di sei punti su sei disponibili. Con Icardi forma una coppia molto interessante, che ha bisogno di rodaggio ma che potrebbe diventare una delle migliori della Serie A: soprattutto se arriveranno colpi da campione come questo…

 

PUNTI DEBOLI – Il punto debole della passata stagione era il reparto difensivo, con il tandem centrale Ranocchia – Juan Jesus che forniva poche garanzie a Mancini e protagonista di svarioni decisivi nell’economia del risultato. Per questo Ausilio ed il team di mercato nerazzurro ha iniziato la campagna acquisti partendo dal reparto arretrato: Miranda, Murillo, Montoya, con l’aggiunta di Alex Telles, sembrano aver risolto quella problematica. L’attacco non è mai stato un problema e dopo questa sessione estiva il reparto avanzato ne esce sicuramente rinforzato, grazie agli arrivi di Perisic, Jovetic e Ljajic. Il centrocampo è stato rinforzato con Kondogbia, priorità dopo la fumata nera per Yaya Tourè del Manchester City e con Felipe Melo, pupillo di Mancini al Galatasaray grazie alla personalità ed alla grinta del classe 1983. Se dobbiamo trovare una pecca al calciomercato è la mancanza di un vero regista, che imposti il gioco e detti i tempi della manovra: sfumati Mario Suarez e Imbula, i nerazzurri hanno virato con decisione su Felipe Melo. Bisogna comunque sottolineare la fiducia di Mancini in Medel e nell’ex Juventus e Fiorentina, con Jovetic protagonista della manovra di metà campo.

VOTO FINALE – Diamo un voto molto alto al mercato dell’Inter: 8. Diamo questa valutazione per il numero di rinforzi, per le condizioni economiche degli affari (la formula del prestito con obbligo di riscatto con pagamento dilazionato è utile al bilancio), per le uscite e per la funzionalità nel gioco di Mancini dei nuovi arrivati. Un ruolo da protagonista lo ha avuto lo stesso tecnico di Jesi, pronto a contattare in prima persona i calciatori (vedi Kondogbia e Perisic) ed a fornire indicazioni precise a Piero Ausilio. La coppia centrale di difesa Murillo – Miranda è ben assortita e nelle prime uscite ha riscontrato opinioni positive, Kondogbia ha già messo in mostra le sue qualità nonostante non sia al top della condizione, mentre di Jovetic vi abbiamo già parlato. Perisic, Alex Telles, Felipe Melo e Ljajic non sono ancora scesi in campo, arrivati negli ultimi giorni di mercato, ma le qualità e la stima di Mancini nei loro confronti fanno ben sperare. Manaj è un giovane interessante, strappato alla Juventus, che ha già evidenziato grande personalità, mentre per Biabiany va fatto un discorso diverso: l’esterno offensivo francese è reduce da un anno di inattività a causa dei problemi cardiaci riscontrati nella scorsa estate, ma con la preparazione fisica ed un buon minutaggio da protagonista sul rettangolo verde potrà tornare utile. Ha fatto discutere la cessione di Kovacic al Real Madrid, ma era un’operazione necessaria per il FPF ma non solo: 35 milioni di euro per un classe 1994, tra i talenti più rosei in Europa, che in due anni e mezzo non è riuscito a trovare continuità e che non è mai stato decisivo fino in fondo, sono una grande cifra. Shaqiri è stato bocciato dopo soli sei mesi, ma anche questa sembra una buona operazione: 2 milioni di euro di plusvalenza per un calciatore che ha deluso le attese e che non rientrava più nei progetti di Mancini, tecnico noto per non essere disposto ad aspettare molto tempo per avere risposte sul campo. Chiudiamo con un commento sulla cessione last-minute di Hernanes: dal punto di vista tecnico vale ciò che abbiamo detto su Kovacic, mai continuo e decisivo fino in fondo, ma la tifoseria non sembra aver preso bene il passaggio del Profeta agli storici rivali della Juventus. Ora il mercato è concluso: dopo un mercato da protagonista, parola al campo.