2015
Galliani: «Milan tra le prime tre»
L’ad rossonero: «Mihajlovic ricorda Capello». E poi Martinez, Berlusconi, Maldini…
Alla soglia dei settantun anni, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ha tracciato un quadro non solo della sua vita ma anche della sua carriera in rossonero. Già da piccolo voleva entrare nel calcio e diventare presidente del Monza, afferma, e adesso invece è ancora a galla col Milan dopo aver annunciato le dimissioni due anni fa. Auguri anche a Barbara Berlusconi, nata il suo stesso giorno: di lei Galliani dice che è stato difficile accettare il suo inserimento ma ora c’è piena sintonia. Gli articoli e le chiacchiere lo toccano senza ferirlo, riporta Galliani stesso.
DISCONTINUO – Poi ha chiarito il rapporto con Paolo Maldini: «È la leggenda del Milan, non c’è problema o preclusione nei suoi confronti. Ha rifiutato la direzione del settore giovanile». Settantun anni ma ancora la voglia di imparare, pure con Sinisa Mihajlovic come allenatore: «È un segnale di discontinuità col passato, ha le caratteristiche giuste e mi ricorda Capello». Su Conte, Emery e Ancelotti invece preferisce glissare, tutti e tre sono stati vicini al diavolo in passato. In seguito qualche parola anche sul calciomercato: «Ibrahimovic è sotto contratto col PSG, non c’è altro da dire. Romagnoli dipende dalla Roma, se non lo vogliono vendere non lo vendono e se non arriva lui rimaniamo così».
MODULI – Il Milan lotterà per lo Scudetto? «Possiamo competere con le altre per i primi tre posti, abbiamo cambiato molto da allenatore a modulo a giocatori» ha risposto Galliani ai microfoni de La Gazzetta dello Sport negando che il Milan giochi senza regista e indicando de Jong e Montolivo per quel ruolo. Il club rossonero ha fatto anche mercato senza soldi, che secondo Galliani hanno correlazione coi risultati ma non sono tutto. Il Milan è stato vicino a Jackson Martinez e a tal proposito l’ad ha detto: «A un passo dal prenderlo, ha scelto l’Atletico Madrid. Meglio così, abbiamo preso un grande giocatore come Bacca».
CAVALIERE – Si è parlato poi di tattica perché Bacca e Adriano potranno giocare assieme spostando Menez sulla trequarti e Cerci come riserva. Con una squadra così non sarebbe la fine non andare in Champions League, ma Galliani ha affermato che in tal caso sarebbe un insuccesso sportivo. L’amministratore delegato ha parlato anche di Berlusconi: «Sono in sintonia con lui dal novembre del 1979, è infinitamente migliore di come viene descritto dalla stampa. Sarà difficile fare otto finali di Champions in 18 anni come è accaduto al Milan di Berlusconi. E sarà impossibile per qualunque squadra italiana».