2015
Bonacini: «Gilardino fuori portata»
Il patron tra tifo bianconero, squilibri, mercato e delusioni
E’ un tifoso della Juventus di lunga data, quindi affrontare i campioni d’Italia sarà emozionante per Stefano Bonacini: «Vedere il Carpi allo Juventus Stadium sarà una sensazione forte: per un tifoso bianconero di lunga data, la trasferta contro la Juve è segnata sul calendario», ha dichiarato a Tuttosport il patron e amministratore delegato del Carpi, che chiede alla sua squadra di restare fedele a se stessa e di non guardare troppo oltre.
L’ASCESA – A sei anni dall’acquisto del Carpi in D, Bonacini si ritrova nell’élite del calcio italiano, la Serie A: «All’inizio il sogno era la C2. Poi è arrivata l’ascesa: meritata, perché abbiamo rispettato i bilanci e aggiunto una competenza che è stata premiata, visto che il direttore Giuntoli, che ci ha accompagnato fino alla serie A, oggi è al Napoli. Vorremmo rimanerci. Per farlo, stiamo aumentando il tasso di esperienza. Siamo sereni, abbiamo potenziato lo staff societario, c’è un nuovo ds, Sogliano, ma siamo sempre noi».
CUORE BIANCONERO – Bonacini, che ha evidenziato la voglia di rimettersi in gioco di Luca Marrone, arrivato proprio dalla Juventus, ha elogiato la programmazione bianconera: «La Juve vinceva, schierava i fenomeni come Buffon, Thuram, Zidane, Del Piero, e faceva plusvalenze. Ma ammiro anche la realtà odierna: è nuovamente un traino per il calcio italiano con l’opera di Agnelli, Marotta e Paratici, perché vince e programma. Nell’orbita Juve ci sono tutti gli attaccanti italiani più promettenti, Zaza, Berardi, Cerri. E ha costruito una casa, lo Stadium, che toglie il fiato», ha raccontato il patron del Carpi, che deve emigrare a Modena per la Serie A. Il pensiero di uno stadio di proprietà però stuzzica le idee di Bonacini: «Non guardiamo troppo avanti, ma se restassimo in A per almeno due anni, con quegli introiti certi pensieri li faremmo».
SQUILIBRI E BUDGET – Ma Bonacini non ha ricette solo per il suo Carpi, ma anche per il calcio italiano: «Troppo squilibrio, la B meriterebbe un’altra valorizzazione. Noi abbiamo vinto la B incassando 2,5 milioni di euro», ha spiegato il patron del club emiliano, che poi ha parlato del caso Lotito, autore di commenti poco lusinghieri divenuti pubblici attraverso alcune intercettazioni: «Ci siamo presentati in Lega e a Lotito ho soltanto detto: “E’ inutile parlarne, andiamo avanti”. Ha espresso un’opinione colorita, discorso chiuso». E sul mercato è lecito sognare, anche se la realtà è molto diversa: «Prenderei Belotti del Palermo: eccezionale in prospettiva. L’accostamento a Gilardino? Temo sia fuori portata a livello di ingaggio».
DELUSIONI – Bonacini, che ha elogiato mister Castori, ha espresso la sua delusione per Concas, fermato per positività alla cocaina, e Sabbione, che verrà ceduto dopo una lite in discoteca: «Ragazzi che hanno il mondo in mano e svolgono la professione più bella e invidiata, gettano via una carriera senza pensare alle conseguenze di determinati comportamenti».