2015
Infront, Bogarelli: «Il Bari non sono io»
La Procura indaga sui legami tra la società pugliese e Infront
L’inchiesta per il momento nè indagini nè indagati, di fatto però c’è. E’ quella che riguarda il Bari e l’acquisto, l’anno scorso, da parte dell’ex arbitro internazionale Gianluca Paparesta, oggi presidente. Dietro Paparesta una non meglio precisata cordata, ma ciò che lascia perplessi molti riguarda effettivamente quei 3,2 milioni di euro che Infront, colosso mediatico che gestisce anche i diritti tv del nostro campionato, ha versato nella casse di Paparesta e che sono stati determinanti per l’acquisto della società. Il sospetto insomma è che il Bari in verità sia di Infront. Ne ha parlato Marco Bogarelli, presidente della società in Italia.
INFRONT DIETRO AL BARI? – Intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, Bogarelli ha chiarito: «Con la società biancorossa è stato stipulato lo scorso anno un accordo di natura esclusivamente commerciale. Bari è tra le prime sette piazze italiane per bacino d’utenza, passione e presenza dei tifosi allo stadio, mi sembra abbastanza per effettuare un investimento che, soprattutto in caso di promozione, avrebbe garantito risultati importanti». La Procura di Bari indaga, perchè si teme un conflitto di interessi (coinvolto anche il numero uno Lazio Claudio Lotito?), ma Bogarelli è tranquillo. «Devo dire che troppo spesso siamo vittime di un’autentica campagna diffamatoria contro la quale stiamo cominciando a difenderci anche sul piano legale. Infront non utilizza pratiche illecite. Il nostro obiettivo è massimizzare i ricavi dei nostri clienti, ma siamo noi a rispondere ai club di qualsiasi idea». Per il momento non ci sono nemmeno ipotesi di reato.