A caccia di nuovi talenti del calcio: le promesse da tenere d’occhio - Calcio News 24
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A caccia di nuovi talenti del calcio: le promesse da tenere d’occhio

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Trovare nuovi talenti nel vasto mondo del calcio non è cosa facile, soprattutto in questo momento in cui tutto sembra essere già stato visto, sul campo verde e fuori.

Eppure, alcune promesse stanno già distinguendosi malgrado la premessa un po’ disfattista. Alcuni giocatori meritano di essere tenuti d’occhio, soprattutto se si desidera ingaggiarli prima dei club avversari.

Talenti calcistici e dove trovarli

A sollevare il problema della ricerca delle nuove promesse è Roberto Mancini. Secondo il commissario tecnico della Nazionale azzurra, la questione delle promesse calcistiche sta rivelandosi problematica per un serio cambiamento nelle abitudini degli appassionati. In sintesi, gli appassionati di oggi, a detta del ct azzurro, hanno perso l’abitudine di giocare per strada e di allenarsi subito dopo. Quei tempi in cui ci si faceva le ossa e si sviluppava il proprio talento individuale in partite per strada sembrano essere passati, almeno in Italia.

A ben vedere, la passione degli italiani per il calcio sta prendendo adesso pieghe del tutto inedite. Gli italiani a conti fatti sembrano preferire un approccio al calcio appassionante ma meno fisico, basato più sulle quote che si possono trovare su un elenco di siti scommesse non AAMS fornito da B2C: in breve, preferiscono i pronostici, piuttosto che scendere in strada a giocare, come si faceva invece ai tempi di Mancini. Il ché, come si può immaginare, ha delle profonde ricadute sulla quantità di talenti che è possibile scovare in Italia.

Non è un caso dunque che la maggior parte delle nuove promesse del pallone sia tuttora scovata là dove questa preziosa abitudine, il calcio da strada, non è ancora venuta meno. Lo stesso Roberto Mancini elenca nazioni come Uruguay, Argentina e Brasile come le principali aree da cui proviene la maggior parte del talento calcistico contemporaneo. E, data la premessa, non è certo un caso.

Cinque nuovi talenti del calcio

Restando in aree più vicine da quelle indicate da Mancini, è possibile scovare giovani talentuosi del pallone anche in Europa. Questo è certamente il caso di Xavi Simons, dell’Olanda, classe 2003: si tratta di un centrocampista particolarmente offensivo, che ama giocare sulla trequarti o a supporto della punta. Malgrado la giovane età, Simons si è già distinto per la sua esperienza nel Paris Saint-Germain, che tuttavia non può essere ricordata come totalmente positiva. La scorsa convocazione nei Mondiali in Qatar sicuramente permetterà, in questo 2023, a Xavi Simons di affermarsi nel panorama calcistico globale.

Venendo adesso a Devyne Rensch, si ha a che fare con un altro classe 2003, in difesa stavolta per l’Ajax. Si tratta di un giocatore estremamente duttile, che ricopre senza alcuna difficoltà i ruoli di terzino destro, mediano, centrale e terzino sinistro. Tra i punti di forza del difensore olandese non si può che citare il suo cross, estremamente preciso, nonché la grande spinta in progressione, favorita dal suo essere perfettamente ambidestro.

Una giovane promessa da tenere d’occhio è sicuramente Florian Wirtz: sempre classe 2003, questa volta si ha a che vedere con un giocatore di provenienza tedesca, in forze al Bayer Leverkusen. Si tratta di una stella già distintasi con la maglia della nazionale tedesca under-21, e che ora aspetta soltanto di confermarsi nel pantheon dei grandi giocatori del calcio europeo contemporaneo.

Il Bayer Leverkusen al momento ospita anche un altro grande talento, di provenienza ecuadoriana: il difensore, classe 2002, Piero Hincapié spicca per i suoi tackle estremamente precisi e le sue abilità aeree. Si tratta di capacità che gli permetteranno di fronteggiare a testa alta i grandi attaccanti europei, a patto però di irrobustire il fisico esile che ancora lo caratterizza. Come con Wirtz, il Bayer Leverkusen si tiene stretto anche il difensore ecuadoriano.

Passando adesso ad Arda Guler, si entra in contatto con uno dei migliori talenti della classe 2005. Si tratta di un centrocampista turco, in forze al Fenerbahce, e da lì inamovibile. Il suo estro e la sua visione di gioco lo rendono una delle promesse più limpide e talentuose del calcio internazionale, che presto o tardi fiorirà in altre squadre europee, abbandonando forse i lidi turchi che lo hanno visto sbocciare.

I giovani talenti in Italia

Dall’Olanda alla Turchia, passando per la Germania, sembra non esserci molto spazio per giovani promesse in Italia. Sembra proprio il caso di confermare la visione di Mancini e la sua intuizione su quelle abitudini da strada, ormai perse, che avrebbero portato i giovani più talentuosi a disperdersi e allontanarsi dal calcio professionale. D’altra parte, il problema sembra anche l’approccio assunto dai ct dei diversi club, che non hanno premiato molto i giocatori nati negli anni 2000: i minuti in campo sono stati complessivamente molto pochi, e questo ha avuto una ricaduta diretta sulle analisi condotte dall’osservatorio calcistico CIES.

Proprio l’osservatorio CIES ha compilato una classifica dei giocatori più promettenti basandosi sul cosiddetto Impact Score, un punteggio che premia le prestazioni dei singoli calciatori valutando anche il totale di minuti trascorsi in campo. Questo sistema non valorizza l’Italia, che si dimostra debole in quanto a presenze giovanili e al loro effettivo impiego sul campo da gioco.

Guardando ai giocatori più promettenti, classe 2001, del campionato italiano, spiccano soltanto Ivan Ilic, centrocampista dell’Hellas Verona, e Charles De Katelaere, per il Milan. Scendendo invece al 2002, la serie A ospita Destiny Udogie, nell’Udinese, e Nicola Zelewski, per la Roma. Proseguendo, si incontrano Giorgio Scalvini e Felix Afena-Gyan, con Atalanta e Cremonese, e infine Emirhan Ilkhan, centrocampista turco militante nel Torino, classe 2004.