Ancelotti: “Pato era un obiettivo. Io alla Roma? Chissà…”

Carlo Ancelotti, tecnico del Paris Saint-Germain, è intervenuto ai microfoni della tramissione in onda sulla “Rai”, “5′ di recupero”. L’allenatore romagnolo, reduce dal successo per 6-1 contro il Sochaux in Ligue 1, ha commentato così la sfida: “È stata una buona partita, serviva il risultato per stare a ridosso del Montpellier, che è a due punto di distanza, ed in vista delle prossime gare è un buon risultato. Pastore ha fatto il primo gol, Ménéz il terzo, ma oltre ai gol si sono mossi molto bene ed hanno giocato bene assieme”.

Parlando della trattativa fallita per Alexandre Pato a gennaio ed un possibile sondaggio futuro: “È stato un pensiero che abbiamo avuto a gennaio, dopodiché le cose sono andate come sono andate, ed a giugno ci saranno maggiori orizzonti per gli attaccanti. Pato, a mio parere, per l’età che ha, resta un grande talento, nonostante gli infortuni, può dare ancora molto”.

Sul pari casalingo del Milan col Bologna: “La faccenda si sta mettendo un po’ male, perdere due punti in questo momento è molto pericoloso, anche perché la Juventus sta in un ottimo momento e può prendere forza da questi risultati del Milan”.

Un commento anche sui gesti di Marassi: “Queste cose arrivano di riflesso, credo che sia un’esasperazione di una partita di calcio. Non penso che i giocatori del Genoa abbiano la volontà di perdere una partita. Credo che l’esasperazione debba finire, è un male per il calcio italiano che accadano queste cose”.

Una battuta su un possibile futuro sulla panchina della Roma: “Beh, chi lo sa… le nostre strade si sono divise tanto tempo fa… tutto può essere, nel calcio non si può mai dire mai. Hanno intrapreso una strada difficile, ma mi pare anche quella giusta”.

Infine, chiosa sull’addio di Del Piero alla Juventus: “Questo campione ha dato tantissimo al calcio ed alla Juventus, non so cosa vorrà fare, ma bisogna concentrarsi su quello che ha già fatto. Ha una delle poche carriere da prendere come esempio, come Maldini”.