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Ma ve la ricordate la Juventus di inizio stagione?

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Leggerezza mentale e una vena spiccatamente offensiva: ma ve la ricordate la Juventus di inizio stagione?

C’era una volta una Juventus con quattro attaccanti contemporaneamente in campo, trabordante sulle ali dell’entusiasmo e della spinta di Cancelo ed Alex Sandro. Mica uno per volta, tutti e due insieme. C’era una volta e non è nemmeno lontana, tanto meno marchiata dal credo tattico di un altro allenatore: era semplicemente agosto e in panchina sedeva, ça va sans dire, Massimiliano Allegri. Prendere ad esempio il primo undici dell’anno, quello sceso in campo al Bentegodi col Chievo: Ronaldo e Dybala, ma anche Douglas Costa e Cuadrado oltre ai già citati esterni, tutti insieme appassionatamente, e poi pure Mandzukic e Bernardeschi dalla panchina.

Juventus con quattro attaccanti e la testa leggera: impressione di invincibilità

Una squadra armata di una sfrontatezza e di un ventaglio di soluzioni offensive probabilmente senza pari. La base da cui il tecnico toscano è partito per dare una fisionomia al gruppo, accrescendone in maniera esponenziale la solidità ma – con ogni probabilità – ingabbiandola anche all’interno di sbarre che ne hanno minato la leggerezza mentale e la fiducia. Basti pensare alle prime giornate di campionato rispetto a quelle più recenti: i bianconeri davano la concreta impressione di poter colpire in qualsiasi momento e in qualsiasi modo. Basti pensare, allo stesso modo, alle prime recite in Europa: la prestazione del Wanda Metropolitano non si è nemmeno avvicinata per personalità ed autostima (oltre che per il risultato…) a quelle in casa del Valencia o del Manchester United.

L’evoluzione di questa Juventus: il primo pensiero di Allegri è non prenderle

Allegri, d’altro canto, è sempre stato sincero. Anche quando schierava formazioni spiccatamente offensive, come appunto avvenuto prima dell’autunno. «Per ora va bene così, ma ricordatevi che a fine stagione i campionati li vince sempre la squadra con la miglior difesa», il suo monito a mezzo stampa. Valido per la Serie A, certamente, non a caso in pugno per l’ottava volta di fila quando ancora deve sbocciare la primavera. Ma il credo è applicabile anche in Champions League?

@DanieleGalosso