Barcellona, Xavi: «Una vittoria nel Clasico può riaprire la Liga»
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Barcellona, Xavi: «Una vittoria nel Clasico può riaprire la Liga»

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Xavi, allenatore del Barcellona, ha parlato prima del Clasico contro il Real Madrid. Ecco le sue dichiarazioni

Xavi è intervenuto in conferenza stampa in occasione del grande appuntamento del Clasico contro il Real Madrid. Ecco le parole del tecnico del Barcellona.

CLASICO – «Domani abbiamo l’opportunità di riaprire LaLiga. Diventa la partita più importante della stagione: troveremo un Madrid forte e lo sarà ancora di più dopo aver eliminato la squadra più forte del mondo, il City. Euforia alle stelle e un rivale fortissimo. Oggi ci siamo allenati bene, ieri avevamo i postumi della Champions League. La squadra ha tutto l’entusiasmo del mondo per lottare per questo campionato»

SQUADRA – «Possano la frustrazione e l’impotenza dell’altro giorno, difficile da digerire, volgere a nostro favore. Davanti a noi abbiamo un Madrid moralmente rafforzato»

REAL-CITY – «Il Real Madrid ha dovuto difendersi contro la migliore squadra del mondo. Dobbiamo essere efficaci domani perché il Real Madrid lo è sempre. Il Real Madrid ha tantissimo potenziale, è una delle migliori squadre al mondo»

REAL MADRID – «Hanno vinto tante volte e questo dà fiducia. Dicono che sia fortuna, ma non ci credo. Hanno lavorato duro e si sono aiutati molto a vicenda. In tre anni hanno eliminato due volte la squadra migliore del mondo, il City. E noi in Spagna competiamo contro di loro»

LAPORTE – «Non c’è nessun incontro, non mi hanno convocato. Non è importante. Domani giochiamo per il titolo e dobbiamo vincere. Ci sarà tempo per parlare»

FINALE – «Per noi è la partita più importante della stagione. Bisogna vincere e mettere pressione al leader. Cercheremo di far bene e vincere al Bernabéu»

GUNDOGAN-ARAUJO – «Quando non ci sono cattive intenzioni, non esiste il problema. Tutto è risolto»

PSG – «Da qui nasce la mia frustrazione. Anche per questo ho sbagliato con la mia espulsione. C’era stata un’ingiustizia e c’era molta tensione. È un peccato perché era un’occasione d’oro e ce la siamo lasciati scappare».