Benitez: «Brasile fortunato, l'Europa ha l'allergia al Sudamerica» - Calcio News 24
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2014

Benitez: «Brasile fortunato, l’Europa ha l’allergia al Sudamerica»

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L’analisi del tecnico spagnolo dei Mondiali.

MONDIALI BENITEZ – Da allenatore a giornalista: cambiano le vesti per qualche settimana di Rafael Benitez, che in attesa di ripartire con il Napoli per la nuova stagione si gode i Mondiali in Brasile. Non un semplice spettatore il tecnico spagnolo, che ha analizzato con il suo occhio critico quanto visto finora, partendo dagli ottavi di finale tra Brasile e Cile: «Stavolta sono scesi in campo gli dei, che a un minuto dalla fine del secondo tempo supplementare hanno negato a Pinilla di soggiornare nella Storia, con un gol che avrebbe dato i quarti al Cile ed eliminato il Brasile. Passa il Brasile, perché più freddo, più bravo dal dischetto, più lucido, perché più fortunato del Cile, che nel corso della partita – sotto il profilo tattico e tecnico – ha fatto meglio degli avversari, troppo dipendenti dalla qualità di alcuni suoi giocatori, Neymar innanzitutto. Stavolta ha deciso la sorte e conta anche questo nel corso d’un Mondiale. Ma stavolta, visto come sono cominciati gli ottavi, abbiamo una sola certezza: non è facile intuire chi vincerà il Mondiale dei Mondiali», ha scritto Benitez attraverso le colonne del “Corriere dello Sport”.

LE SORPRESE E L’ALLERGIA – Inevitabile un’analisi del flop delle nazionali europee, che hanno salutato anticipatamente il Brasile, cioè Spagna, Italia e Inghilterra: «I gironi hanno ribadito le difficoltà storiche delle squadre europee, però hanno anche proposto sorprese assolute, perché nessuno – e penso proprio nessuno – si sarebbe permesso di sospettare che Costa Rica e Grecia sarebbero riuscite a tanto. Sono oltre cento anni che una Nazionale europea prova vanamente a vincere un titolo in Sud America e le difficoltà emerse pure in questa edizione brasiliana confermano l’allergia: la questione è complessa, riguarda la crisi d’ambientamento, la difficoltà a convivere con un tasso d’umidità rilevante e a giocare a certi orari (succede anche in Italia e in Inghilterra e in Spagna, vero: ma succede d’inverno) ma anche a smaltire le fatiche dell’anno».

LA SCHEGGIA – Infine, Benitez ha parlato dei prossimi ottavi di finale, concentrandosi sul Belgio, di cui conosce bene Mertens, e sulle due grandi europee, Francia e Germania: «Gli ottavi di finale sono appena cominciati e non c’è giorno in cui non ci sia un piatto forte: quello odierno, Olanda-Messico, è gustosissimo, perché mette di fronte una delle Nazionali che maggiormente hanno colpito all’inizio che vanno a sfidare capaci di mettere in crisi persino il Brasile. Hazard e Mertens sono stati, secondo me, i più bravi, quelli che hanno inciso in maniera più diretta, quelli che hanno sublimato le qualità di una Nazionale, quella belga, nella quale c’è la miscela esplosiva tra la gioventù di talento e l’esperienza internazionale di alcuni uomini più maturi. Il Belgio è una scheggia che può far impazzire chiunque l’affronti e però – almeno per il momento – chi mi ha stupito per la profondità del proprio calcio e la continuità di rendimento: parlo della Germania e della Francia, due europee direte voi. Però sono quelle che hanno giocato meglio, finora, non quelle che hanno vinto. E per vincere servirà spingersi ancora oltre i propri limiti»