2014
Bisoli: «Sarò il più fesso, ma sono contento così»
Il tecnico meno pagato della massima serie al debutto
CESENA BISOLI – Dopo aver scalato per la terza volta la Serie A, Pierpaolo Bisoli deve riuscire a conquistare la salvezza col Cesena e a togliersi di dosso l’etichetta di allenatore adatto solo per la seria cadetta. Eppure non se ne fa un problema il tecnico, perché consapevole delle sue doti e del lavoro svolto nella sua carriera: «Ho allenato in tutte le categorie e non ho paura di scendere o salire. Ho fatto risultati, ho subìto due esoneri ma non li giudico fallimenti. A Cagliari mi hanno cacciato quando ero undicesimo. A Bologna non mi hanno dato tempo però, alla lunga, il mio lavoro è servito a Pioli per fare 51 punti. Ho scoperto e avviato in Nazionale giocatori come Parolo, Diamanti, Giaccherini e Schelotto. Perciò non devo dimostrare proprio nulla a nessuno. E se tornassi indietro, rifarei tutto. Tutto quello che ho conquistato me lo sono guadagnato sul campo. Ho fatto tanta gavetta, nessuno mi ha spianato la strada. Non ho il procuratore, non ho sponsor, non frequento i salotti buoni, vivo in tuta e odio la cravatta», ha dichiarato Bisoli ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
L’ESORDIO – Bisoli, che ha confermato l’asse della promozione, ha chiesto sacrificio ed equilibrio al Cesena per raggiungere l’obiettivo della salvezza, ma anche l’arrivo di Pavoletti alla sua dirigenza. All’orizzonte poi c’è il Parma, un esordio difficile per il tecnico: «Dovremo essere pronti contro un avversario che sarà arrabbiato per la vicenda della licenza Uefa negata. Il Parma ha ragione a sentirsi defraudato. Posso sperare che questo shock abbia intaccato la loro serenità ma dovremo comunque fare la partita».
LO STIPENDIO – Infine, in merito al suo ingaggio, che dovrebbe corrispondere ad un decimo di quello percepito da Antonio Conte in Nazionale, Bisoli ha spiegato: «Non credo di essere l’ultimo nella classifica degli ingaggi e comunque non mi importa. Per me i soldi valgono zero quando sono sul campo. Conte guadagna tanto? Bravo lui. Forse sono io il più fesso, però sto bene così».