Brasile 2014, semifinali: Olanda – Argentina, sintesi e pagelle - Calcio News 24
Connect with us

2014

Brasile 2014, semifinali: Olanda – Argentina, sintesi e pagelle

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

romero argentina giugno 2014 ifa

Seleccion di rigore: sarà Argentina-Germania, riedizione delle finali dell’86 e del 90

OLANDA ARGENTINA BRASILE 2014 MONDIALI – Il sensazionale Mondiale brasiliano attende la seconda finalista dopo i colpi devastanti inferti dalla Germania ai padroni di casa verdeoro: il verdetto arriverà questa sera nel teatro dell’Arena Corinthians di San Paolo dove una tra Olanda ed Argentina centrerà rispettivamente la quarta o la quinta finale della sua storia. L’Olanda le ha perse tutte (’74, ’78, 2010) mentre la Seleccion ha già alzato due volte la Coppa (’78 e ’86) e in altrettante occasioni si è fermata sul più bello (’30 e ’90). E’ il lieto fine di Messi – sul sentiero di Messico ’86 con Maradona che divenne mito proprio dopo aver battuto i tedeschi in finale – o alla partitissima del Maracanà ci andrà l’Olanda per una finale tutta europea?

PRIMO TEMPO – La partenza è di marca sudamericana, è la Seleccion a mantenere il pallino del gioco e provare a costringere gli avversari ad una posizione bassa: evidente nelle battute iniziali il rispetto dell’una per l’altra, si bada molto a non lasciare spazi utili e dunque non fioccano le occasioni da rete. Al 13’ ci prova Sneijder dalla distanza ma la conclusione è imprecisa, dopo qualche istante pericolosa punizione dal limite per l’Argentina: se ne incarica l’attesissimo Leo Messi ma Cillessen blocca. Enorme la qualità offensiva a disposizione di Sabella: Higuain eccellente nel gioco di sponda, la Pulce svaria per trovare spazio e si attendono le proverbiali sfuriate del Pocho Lavezzi. Al 24’ minuto ci prova Garay da corner ma la sua inzuccata termina alta, si può affermare con ragionevole certezza che la prima mezzora non ricalchi le gesta della semifinale tra Brasile e Germania: ieri, a questo punto, si era già sullo 0-5! Al 36’ scatto di Lavezzi che imbuca per Higuain anticipato al momento del tiro da Vlaar, prima frazione di gara – non si offenderà nessuno – di rara bruttezza. Si va all’intervallo, pesa il carico di tensione dovuto alla posta in palio: per l’Olanda sarebbe la quarta finale della sua storia dopo le tre perse (’74, ’78 e 2010) mentre per l’Argentina la quinta (due vinte – ’78 e ’86 – e due perse nel ’30 e nel ’90).

SECONDO TEMPO – Si riparte senza Martins Indi: Van Gaal lo lascia in panchina per raggiunti limiti di irruenza e rilancia Janmaat (scala Blind in difesa e Kuyt cambia corsia), il primo tentativo è di colore arancione e porta la firma di Sneijder che al 5’ minuto calcia alto una punizione dalla distanza. Al 13’ è il solito Lavezzi a smuovere le acque, scorribanda sulla destra e cross perfetto per Higuain recuperato da un prodigioso intervento in diagonale del subentrato Janmaat. Al 17’ lo stoico De Jong alza bandiera bianca e lascia il posto al classe ’91 Clasie, esordiente in questo Mondiale, non si fermano gli esperimenti di Louis Van Gaal. La ripresa non smentisce la prima frazione: gara davvero surreale, le squadre non riescono a creare un’azione che sia una e finiscono per annullarsi a centrocampo. Lecito ipotizzare una gara tesa alla vigilia, non così brutta. Un fuorigioco a testa per Higuain e Van Persie fermati in posizione di sparo, poi al 38’ minuto i cambi-scossa di Sabella con Aguero e Palacio in luogo di Pèrez ed Higuain, una botta di Rojo ed una sfuriata di Robben ma serviranno i supplementari per eleggere la seconda finalista. E lo avevamo capito da un pezzo.

TEMPI SUPPLEMENTARI – Entra Huntelaar per un evanescente Van Persie, Maxi Rodriguez per Lavezzi che ha dato tutto nel ruolo di centrocampista svolto nella kermesse internazionale ed un tiro dalla lunga distanza di un Robben che quantomeno ora ci prova: questi gli elementi di un primo tempo supplementare in linea con il corso di una gara oggettivamente sotto le aspettative. Il secondo minitempo si apre con un impatto bestiale tra Kuyt e Zabaleta che stende letteralmente l’argentino, colpito ad una mandibola: al 110’ minuto complessivo, dopo errore in disimpegno di Messi, ci prova De Vrij dalla lunga distanza con palla che termina a lato. Al 115’ la prima vera occasione della gara capita sulla testa di Palacio, l’argentino si perde al momento della scelta finale e spreca il colpo letale, dopo pochi istanti segnali di vita da Messi che salta Vlaar e serve Maxi Rodriguez, desto volante e palla tra le braccia di Cillessen. Chance finale per Kuyt ma serviranno i calci di rigore.

CALCI DI RIGORE – Olanda: Vlaar (fallito), Robben (gol), Sneijder (fallito), Kuyt (gol)

Argentina:  Messi (gol), Garay (gol), Aguero (gol), Maxi Rodriguez (gol)

PARTITA AGONICA MA FINALE LEGGENDARIA – Approccio alla gara a dir poco teso e prima frazione ancor meno fluida: posta in palio troppo alta, a dominare è la riverenza che l’una ha mostrato all’altra. Argentina leggermente più intraprendente ma capace di incidere solo a sprazzi, Olanda che ha di fatto rinunciato a scoprirsi pur di non lasciare un metro utile a Messi e compagni. La Pulce, per la prima volta nel corso del suo splendido Mondiale, in difficoltà proprio sul piano degli spazi. E la ripresa prosegue sullo stesso copione: produzione offensiva di fatto nulla e gara bloccata a centrocampo da tensione ed imprecisioni anche dai piedi degli uomini più attesi. Servono giocoforza i supplementari – decisamente più interessanti rispetto al resto di una deludente semifinale – per conoscere la seconda finalista, a fregarsi le mani è la Germania che si è rilassata nel secondo tempo della sua semifinale, ha riposato un giorno in più e si candida a favorita assoluta. I rigori premiano l’Argentina: sarà la riedizione delle finali dell’86 e del ’90. Una vittoria a testa, sarà leggenda al Maracanà con Messi che “vede” il mito di Maradona.

 

PAGELLE

Olanda (3-5-2): Cillessen 6; De Vrij 6.5, Vlaar 7, Martins Indi 5.5 (al 46’ Janmaat 6.5); Kuyt 6, Wijnaldum 5.5, De Jong 6.5 (al 62’ Clasie 6), Sneijder 5, Blind 6; Van Persie 5 (al 96’ Huntelaar 5.5), Robben 6

Argentina (4-4-2): Romero 7.5; Zabaleta 6.5, Demichelis 7, Garay 6.5, Rojo 5.5; Lavezzi 6 (al 101’ Maxi Rodriguez 6), Biglia 5.5, Mascherano 7, Perez 6 (all’83 Palacio 5); Messi 5.5, Higuain 5.5 (all’83’ Aguero 5.5)

 

TABELLINO

Olanda 0-0 (2-4 d.c.r) Argentina

Olanda (3-5-2): Cillessen; De Vrij, Vlaar, Martins Indi (al 46’ Janmaat); Kuyt, Wijnaldum, De Jong (al 62’ Clasie), Sneijder, Blind; Van Persie (al 96’ Huntelaar), Robben. A disposizione: Krul, Vorm, Veltman, Kongolo, Verhaegh, De Guzman, Fer, Depay, Lens. Commissario tecnico: Louis Van Gaal

Argentina (4-4-2): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Lavezzi (al 101’ Maxi Rodriguez), Biglia, Mascherano, Pèrez (all’83 Palacio); Messi, Higuain (all’83’ Aguero). A disposizione: Andujar, Orion, F.Fernandez, Basanta, Campagnaro, Gago, A.Fernandez, Alvarez. Commissario tecnico: Alejandro Sabella

Marcatori: –

CALCI DI RIGORE – Olanda: Vlaar (fallito), Robben (gol), Sneijder (fallito), Kuyt (gol)

Argentina:  Messi (gol), Garay (gol), Aguero (gol), Maxi Rodriguez (gol)

Ammoniti: Olanda – Martins Indi, Huntelaar; Argentina – Demichelis

Indisponibili: Argentina – Di Maria