Brasile, Scolari al patibolo e rispunta il retroscena Guardiola - Calcio News 24
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2014

Brasile, Scolari al patibolo e rispunta il retroscena Guardiola

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neymar scolari brasile giugno 2014 ifa

Il ct presto rassegnerà le dimissioni, Tite candidato alla successione.

MONDIALI BRASILE SCOLARI GUARDIOLA – L’umiliante sconfitta rimediata in semifinale contro la Germania ha messo in evidenza tutti gli errori commessi dalla Federazione brasiliana e dal commissario tecnico Felipe Scolari. Sarà rivoluzione totale ora, perché ora il Brasile pretende un progetto rivoluzionario, tanto che si ipotizza l’ingaggio di un allenatore straniero, cioè Tite, ex Corinthians. Nel mirino delle critiche Scolari, accusato di non aver previsto un piano B per Neymar e che ha preferito portarsi ragazzini (Bernard, Willian, Jo), piuttosto che gente di personalità come Kakà e Robinho. Ma è stato criticato anche per non aver puntato sul 4-3-3, in grado di garantire equilibrio al centrocampo, visto che Paulinho non è stato al top. Ma caricare di aspettative la Seleçao si è rivelato anche controproducente, vista la fragilità emotiva della squadra, schiacciata dalle responsabilità. Inoltre, ha inciso anche l’assenza di un bomber: sarebbe stato giusto convocare Luis Fabiano, vista la mediocrità di Fred, ma ora per Scolari si apre la strada delle dimissioni. Lui, che sarebbe stato confermato automaticamente in caso di vittoria dei Mondiali, si congederà presto.

IL RETROSCENA – E dopo il fallimento torna alla mente, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”, il retroscena sulla candidatura di Pep Guardiola alla panchina brasiliana: dopo i primi contatti col Bayern Monaco, il tecnico catalano aveva aperto alla possibilità di allenare la Seleçao. «E’ l’unica squadra per la quale interromperei questo periodo di riposo. E penso che assieme vinceremmo il Mondiale», aveva risposto Guardiola al direttore del quotidiano “Lance”, che non ha mai fatto sapere se lo abbia chiamato per iniziativa personale o per suggerimento della Federcalcio brasiliana. Alla fine prevalse la linea “interna”, cioè la scelta di un allenatore brasiliano.