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Buon compleanno a… Gianluca Gaetano

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Gianluca Gaetano

Oggi Gianluca Gaetano compie 23 anni. Farlo da campione d’Italia deve essere una gran bella soddisfazione

Oggi Gianluca Gaetano compie 23 anni. Farlo da campione d’Italia deve essere una gran bella soddisfazione. Anche se ha giocato poco e magari Luciano Spalletti, adesso che i giochi sono fatti, gli permetterà di mettersi in mostra e sarà una gran bella soddisfazione per un ragazzo nato a Napoli e cresciuto nel club azzurro. Che, peraltro, si sta abituando a festeggiare, visto che l’anno scorso lo ha fatto per la promozione in Serie A con la Cremonese. Ed in quel caso ha avuto un ruolo da protagonista, firmando 7 reti, la stessa quota toccata nella precedente stagione.

La scorsa estate, poco dopo il compimento del ventiduesimo compleanno, Gianluca si sentiva già un giovane adulto. Raccontava questa sensazione in un’intervista a La Gazzetta dello Sport mentre era impegnato con la Nazionale Under 21. Ed i motivi erano duplici, intersecati tra loro, uno di carattere più biografico e l’altro incentrato sulla professione: «Mi sento molto maturo. Sia per la figlia, perché adesso ho un ruolo importante da svolgere, ma anche perché sono andato presto fuori a giocare. Tre anni a Cremona sono stati importanti: vivere da solo, cucinare…. E alla terza stagione mi sono sentito molto cresciuto». Forse anche perché certe ragazzate aveva capito che non poteva più permettersele. Come quella che lo aveva visto coinvolto e sanzionato per un whatsapp mandato a un avversario, Vittorio Parigini, prima della gara con Como: «Ci lasci i tre punti venerdì?». E buon per lui che il carattere ironico del massaggio era visibile dagli emoticon che accompagnavano la richiesta. Lo scherzo gli era costato due giornate di squalifica, una multa a lui e un’altra al club.

Che poi, proprio quella gara, avrebbe rappresentato la massima soddisfazione raggiunta nell’annata: «Un’emozione incredibile a Como al fischio finale, quando ho visto tutti sorridere ed esultare. Ho chiamato la mia compagna, vederla piangere di gioia è stato bellissimo, ho capito che avevamo fatto qualcosa di straordinario. Siamo entrati nella storia, si ricorderanno tutti di quest’annata, dei momenti belli ma anche di quelli brutti che abbiamo passato insieme. So che farò sempre parte della famiglia grigiorossa».

A Cremona Gaetano aveva scelto di andare già nel gennaio del 2020. Giulio Dini, il suo agente, riteneva che fosse pronto per uscire da una comfort zone, quella del settore giovanile a due passi da casa, nel quale ormai lui rappresentava una qualità che era doveroso mettere alla prova altrove: Gianluca ha fatto tanto bene nella Primavera al primo anno. Al secondo anno addirittura ha esagerato». Aveva anche fatto il suo esordio in prima squadra, con una modalità tipica della sua età: se ne parla molto, poi il momento arriva quando magari non ci credi più.

Il debutto in Serie A era arrivato contro la Spal. Prima e dopo ci sarebbero state le apparizioni in Coppa Italia e in Champions League, a completare un significativo corso di formazione, per quanto di breve minutaggio. Adesso si trattava di cimentarsi con un livello più basso ma più veritiero per un ragazzo giovane, come indicava il suo agente: «Mi rendo conto che a Napoli, vista l’importanza della squadra e le ambizioni del club, può essere difficile trovare spazio. E quindi è logico pensare ad una soluzione in cui Gaetano possa esprimersi con una certa continuità. Il ragazzo ha bisogno di stare con quelli bravi».

In Serie B, il giocatore dalle importanti premesse si fa notare. Tanto da tornare nella società che lo ha cresciuto con l’obiettivo ambizioso di riuscire ad avere spazio.

«Mi sento pronto e ho voglia di dimostrarlo sul campo. É la mia casa e quindi darò il massimo in ogni partita»: era questo il programma di Gianluca Gaetano d’inizio stagione. Non poteva immaginare che era finito in una rosa capace di elevare talmente il suo rendimento fino a stabilire un percorso travolgente e far diventare realtà il sogno dello scudetto. E che la partita dove avrebbe giocato di più sarebbe stata in Coppa Italia, quando il Napoli è stato eliminato dalla “sua” Cremonese.