2015
Thohir: «Mancini e top player per vincere»
E su Jovetic: «Saremo felici di prenderlo. Aspettiamo test e firme»
Vuole costruire un’Inter vincente, ma ora la priorità è il ritorno in Champions League, poi a campionato in corso si valuterà l’assalto allo scudetto. E’ questa la linea dettata dal presidente Erick Thohir, che ha parlato del rapporto con l’ex patron Massimo Moratti: «Devo ringraziarlo perché mi appoggia e mi aiuta in tutte le decisioni, non solo quelle relative ai giocatori e all’allenatore. Mi spiega quello che succede in Italia e la sua esperienza per me è fondamentale. Avere un partner come lui è fantastico. Inter vincente? E’ il nostro obiettivo, lo scopo della nostra collaborazione. Insieme agli altri manager vogliamo aiutare Mancini nel suo lavoro. Soci? No, non cerco, ma cerchiamo sempre nuovi partner per le Academy, le tournée, per rafforzare il nostro brand e ricostruire San Siro. Io e Moratti abbiamo un progetto comune. Quello che può accadere poi non si sa», ha dichiarato il magnate indonesiano al Corriere dello Sport.
TRAGUARDI – Spazio poi agli obiettivi, da quelli finanziari a quelli sportivi: «Siamo saliti a oltre 170 milioni di ricavi, ma dobbiamo arrivare a quota 250 per essere a livello di introiti tra i 10 migliori club d’Europa. E questo deve succedere entro il 2019. Dobbiamo dare il tempo alla squadra di far bene. Non vogliamo comunque aspettare il 2019 per i risultati in campo… Dobbiamo andare in Champions League già la prossima stagione, per questo abbiamo preso Mancini e alcuni top player. Bilancio in rosso? Abbiamo ammortamenti importanti, rispetteremo i parametri del Fair Play Finanziario».
INVESTITURA – Si passa poi all’affare Kondogbia, che non ha incrinato i rapporti con il Milan, ma anche ad altre curiosità di mercato: «Kondogbia come Touré? Sì, ma non lo dico perché ha deciso di non firmare con noi. Il paragone a livello fisico regge, quello per il talento non so, vista la differenza d’età. Noi vogliamo aiutarlo a diventare il numero uno al mondo. Rapporti col Milan? C’è rispetto reciproco e stiamo parlando di un grande progetto comune: lo stadio. Nainggolan? Non voglio commentare quello che è successo per lui e Imbula, siamo felici di Kongobia».
MERCATO – Restando in tema mercato, Thohir esce allo scoperto su Stevan Jovetic, poi lancia qualche segnale ai giocatori in rosa: «Saremo felici se porteremo Jovetic all’Inter. Aspettiamo che passi i test medici e che ci siano le firme sui contratti. Altri colpi? Il mercato è giovane, abbiamo ancora 40 giorni di tempo. Ibrahimovic? Non so se potrà tornare in futuro. Abbiamo preso un’altra direzione. Cessioni? Le nuove regole ci costringono a prendere decisioni. Spiegheremo la situazione, poi la scelta sarà loro. Guarin? E’ rimasto perché era la cosa migliore per il club, non perché non amassimo la Juventus. Deve diventare un leader e avere un rendimento elevato. Kovacic? Chi vuole giocare deve dare il massimo, come sta facendo Gnoukouri. Vogliamo dargli una chance».
RAPPORTI – Infine, alcune considerazioni sul rapporto con Roberto Mancini, la Roma e il broker thailandese Bee Taechaubol, prossimo all’ingresso nel Milan: «Mazzarri? Grande lavoratore, ma Mancini è la decisione migliore. Ci riporterà in Champions League. Il nostro rapporto sta crescendo, ci sentiamo spesso al telefono. Abbiamo posto le basi per una squadra forte. Se vogliamo vincere lo scudetto o arrivare tra le prime tre dobbiamo giocare tutte le gare al massimo. Non solo quelle contro la Juventus e la Roma. Totti? Ogni club ha la sua leggenda, ma se mi chiedete chi è meglio tra lui e Zanetti io dico Javier. Rapporto con Pallotta? Buono, ma anche con altri presidenti. Dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione per rilanciare la Serie A. Mr Bee? Non lo conosco, ma voglio cenare con lui per conoscerlo. Veniamo entrambi dall’Asia e insieme possiamo costruire qualcosa di importante per la Serie A».