Cancelo si racconta: «Guardiola un perfezionista, Allegri tra i più importanti della mia carriera» - Calcio News 24
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Cancelo si racconta: «Guardiola un perfezionista, Allegri tra i più importanti della mia carriera»

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Il terzino del Manchester City Joao Cancelo si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport

Joao Cancelo, terzino del Manchester City ed ex Inter Juventus, si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport; spaziando dalla finale di Champions League che giocherà sabato sera, al suo passato in Italia.

FINALE IN PORTOGALLO – «È un traguardo che mi riempie d’orgoglio: vivere l’atto conclusivo di una manifestazione di questo valore, di fronte alla mia gente e alla mia famiglia, ma a questo punto non basta scendere in campo: bisogna pure vincere. Con il Chelsea sarà una splendida sfida, contro un avversario affrontato tre volte negli ultimi cinque mesi e con il quale a Londra disputammo una delle migliori partite della stagione. Poi sono arrivate le due sconfitte, in FA Cup e nel ritorno di campionato, ma ogni volta si apre e si chiude un capitolo. Ora avanti con il prossimo». 

GUARDIOLA – «Guardiola è un perfezionista, sofisticato nella cura dei dettagli. È una fonte continua di informazioni per i giocatori. Lavorare con lui significa migliorare giorno dopo giorno. È uno stimolo continuo, ha energie inesauribili e devi dare sempre il massimo per reggere il suo ritmo, ma i risultati premiano gli sforzi di ciascuno di noi». 

ITALIA – «Il vostro Paese mi ha segnato in modo positivo. È stato un onore per me non solo giocare a calcio, ma anche confrontarmi con la vostra cultura. Il popolo italiano è umile e lavoratore, sotto certi aspetti simile a quello portoghese». 

ALLEGRI – «Allegri è una delle persone più importanti della mia carriera. Ho avuto modo di apprezzare non solo l’allenatore, ma anche l’uomo. È una persona diretta, che dice le cose in faccia. Con lui il confronto è sempre leale. Gli devo davvero molto».

CRISTIANO RONALDO – «Mi limito a parlare del calciatore e di quello che rappresenta per la mia nazione: un patrimonio e un esempio di professionalità. Giocare con lui in nazionale è un privilegio». 

CALCIO PORTOGHESE – «Abbiamo una solida base tecnica. Nelle accademie si dà ancora estrema importanza alla cura dei fondamentali e poi ci portiamo dietro la cultura del nostro Paese. Le sfide complicate non ci spaventano».

FINE CARRIERA – «Vorrei chiudere al Benfica. È la squadra dove ho cominciato a fare sul serio e il club per il quale tifo da sempre. Sono benfichista nell’animo. Un giorno spero di tornare a indossare quella maglia. Ora mi godo il Manchester City».