2014
CONI, Nobili: «Antidoping? Controlli sempre più a sorpresa»
CONI FEDERCALCIO ANTIDOPING NOBILI – E’ rottura tra Federcalcio e Coni sui controlli antidoping, ormai sempre più a sorpresa anche nel mondo del calcio italiano. Ha nalizzato la questione il generale dei Carabinieri Luclo Nobili, capo della commissione Coni sull’antidoping. Queste le parole di Nobili: «Non è venuta meno la collaborazione tra Coni e Figc, solo che dovevamo introdurre più controllo come vuole la Wada. Abbiamo raddoppiato i medici, vanno in due a partita e possono nominare un collaboratore».
DOPING – Nobili ha aggiunto: «Noi non andiamo dietro al gossip. Se qualcuno ha qualcosa da denunciare c’è la procura antidoping, e nel caso, anche la Procura della Repubblica visto che doparsi è reato. Nella nuova commissione sono presenti sette persone, vale a dire l’ematologo Sergio Amadori, Raffaello Leonardo per gli atleti, l’endocrinologo Andrea Fabbri, l’avvocato Giorgio Martellino e due giornalisti, Giovanni Bruno e Luigi Ferraiolo. Non c’è conflitto di interesse coi giornalisti, tutti dobbiamo rispettare la privacy. La parte investigativa spetta alla procura antidoping. Obiettivi? 40% dei controlli a sorpresa». Nobili ha parlato a La Gazzetta dello Sport.