Copa America, Uruguay: i detentori del titolo a caccia di conferme - Calcio News 24
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2015

Copa America, Uruguay: i detentori del titolo a caccia di conferme

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Ripartire dopo il Mondiale brasiliano: ma che girone per i ragazzi di Tabarez!

L’Uruguay di Tabarez è pronto a scendere in campo per difendere il titolo conquistato quattro anni fa. Si ripartirà dal 3-0 di Buenos Aires rifilato al Paraguay il 24 luglio 2011 e anche se da allora tante cose sono cambiate la Celeste farà di tutto per rialzare al cielo la Copa America confermando lo strapotere maturato nel corso della storia. I detentori della competizione sudamericana guidano la speciale graduatoria grazie ai 15 successi conquistati negli anni, con l’Argentina che segue a quota 14 e che ha tutte le intenzioni di agguantare il primato della squadra di Cavani e company. Ma senza Suarez ancora squalificato per il famoso morso dato a Chiellini durante il Mondiale 2014 e il trascinatore Forlan che ha invece deciso di dire addio alla Nazionale, per i ragazzi di Tabarez non sarà semplice viste anche le prestazioni poco convincenti nell’ultima Coppa del Mondo disputata in Brasile. In Cile però bisognerà voltar pagina e fronteggiare un girone che sulla carta può nascondere più di qualche insidia: l’Argentina di Leo Messi e il Paraguay desideroso di rivincita, insieme alla Giamaica che non vorrà fare da squadra materasso alle compagini del Gruppo B, faranno di tutto per complicare il cammino dell’Uruguay: ma il Maestro ha già dimostrato di sapere il fatto suo. 

ALLENATORE E TATTICHEOscar Tabarez è tornato sulla panchina dell’Uruguay dal 2006 dopo il biennio 1988-1990. Dopo la bella cavalcata al Mondiale di Sudafrica 2010 interrotta in semifinale contro l’Olanda, l’anno successivo il commissario tecnico è riuscito a portare la Celeste alla conquista della sua 15^ Copa America battendo, come già ricordato, il Paraguay in finale con un netto 3-0 (rete di Suarez e doppietta di Forlan). Il Maestro, vista anche la sua esperienza alla guida dei tanti club allenati, è una vera e propria garanzia per la Nazionale sudamericana che si appresta ad esordire il 13 giugno contro la Giamaica, e ormai collaudato è il suo 4-4-2 che all’occorrenza può trasformarsi un un 4-3-1-2 come già dimostrato in Brasile durante la scorsa estate. Il punto fisso della Celeste resta comunque la coppia d’attacco, con Cavani che in questo caso potrebbe essere affiancato da Diego Rolan come confermato dalla ultime amichevoli disputate. Godin e Gimenez, invece, avranno il compito di guidare la difesa: a difendere i pali, neanche a dirlo, ci sarà l’ex laziale Muslera. La lista completa dei convocati di Tabarez.

MIGLIOR GIOCATORE – Con Suarez ancora squalificato toccherà a Edinson Cavani prendere per mano la Nazionale di Tabarez. Il Matador, che quest’anno con il PSG ha collezionato 52 presenze e 31 reti, con la maglia dell’Uruguay non è mai riuscito ad incidere molto in zona gol, soprattutto per la posizione esterna che gli è stata assegnata nel corso degli anni per le priorità date a Forlan e allo stesso Suarez. Ma per l’ex punta del Napoli è arrivata l’occasione tanto attesa: Tabarez dovrà per forza di cose puntare su di lui che nel frattempo continua a riempire le pagine del calciomercato viste le tante pretendenti pronte ad accaparrarselo. Il fiuto del gol non gli manca di certo e Cavani è pronto a dimostrarlo anche durante la Copa America 2015: in Cile l’obiettivo sarà quello di incrementare le 24 reti siglate nelle 68 uscite ufficiali con la Celeste.

PUNTI DEBOLI – Sotto la guida di Tabarez l’Uruguay ha già dimostrato di aver trovato una certa quadratura tattica, ma escludendo l’attacco orfano di Suarez ma che può contare comunque su Edinson Cavani in grande spolvero, il punto debole di questa Nazionale potrebbe essere rappresentato da un centrocampo ormai non più giovanissimo e che ha già fatto il suo corso. Se aggiungiamo che Cristian Rodriguez, uno degli uomini simbolo del 4-4-2 del Maestro, nell’ultima stagione ha giocato poco e niente per via dei diversi prestiti, allora la situazione può apparire ancor più complicata. Toccherà quindi ricorrere alla voglia di confermare la supremazia nella Copa America per nascondere le lacune messe in evidenza già dal Mondiale 2014: poi, come sempre, sarà il campo a parlare.

PALMARES – L’Uruguay è tra le Nazionali più gloriose del mondo e a testimoniarlo sono le statistiche e la storia. Vincitrice di due Mondiali (in Uruguay nel 1930 e in Brasile nel 1950), la Celeste non è più riuscita a confermarsi a tali livelli nella competizione più importante del mondo, mentre in Sud America continua a stradominare a suon di record. Sono infatti ben 15 le edizioni della Copa America già vinte, numeri pazzeschi se pensiamo che il Brasile, considerata da tutti come la Nazionale più temuta della storia del calcio, è riuscito nell’impresa soltanto in 8 occasioni. E in Cile bisognerà incrementare il distacco provando a bissare il successo ottenuto in Argentina quattro anni fa: il conto alla rovescia in vista del fischio d’inizio è già iniziato.