2014
Cosentino: “Un anno per la Serie A e tre per l’Europa”
L’a.d. argentino proclama una pronta risalita del Catania
Faccia a faccia in diretta tv per il nuovo amministratore delegato del Catania, Pablo Cosentino. Il dirigente argentino, intervenuto durante la trasmissione “Sala Stampa” dell’emittente locale etnea Antenna Sicilia, ha provato a fare chiarezza sul futuro del club etneo, incalzato dalle domande dei colleghi Francesco Caruso (Gazzetta dello Sport), Concetto Mannisi (Corriere dello Sport), Alberto Cigalini (Lasiciliaweb) e Nuccio Casabianca (La Sicilia): “Ho scelto Catania perché ho un buon feeling con il presidente Pulvirenti e perché in passato ho lavorato bene con questa società. Sono rimasto impressionato dalla splendida struttura di Torre del Grifo. Nessun club medio-piccolo dispone di impianti del genere. Ho scelto di lasciare il mio lavoro di procuratore di mercato perché sono un passionale che vuole vivere il calcio al suo interno. Prima non parlavo con la stampa perché non era il mio ruolo, adesso è doveroso farlo. Non mi sono mai pentito della mia scelta, nonostante le critiche e la retrocessione. Il Catania non ha problemi di natura economica, sono solo illazioni. Non abbiamo venduto nessuno ed abbiamo già preso un Nazionale Polacco dell’Under 21 (Chrapek). Se avessimo problemi punteremo solo a cedere ed invece la prossima settimana arriverà un nuovo giocatore (Pavoletti?). Io penso che con la politica del lavoro, in anno torneremo in Serie A ed in tre arriveremo in Europa. Se sbaglierò questo progetto allora potrò dire di aver fallito, dato che abbiamo la struttura ed una presidenza adeguata. Chi arriverà a Catania? Valuto il giocatore per le sue qualità, non per la sua nazionalità. Quest’anno abbiamo preso tanti argentini, anche elementi come Guarente e Tachtsidis. Non possiamo prendere solo italiani, anche se conoscono meglio il campionato di Serie B. Quest’anno abbiamo pagato lo scotto di un torneo giocato con un approccio sbagliato. E’ vero che il torneo di B è difficile, ma con calciatori che vorranno riconquistare la Serie A, si può fare tutto. Chi non ha la rabbia per puntare alla promozione, non è da Catania. Se giocatori come Rinaudo mi chiedono di restare, non posso che apprezzare la voglia di dedicarsi al progetto. Il suo riscatto costerebbe 5 milioni di euro. Proibitivo per le casse del Catania. Ci stiamo lavorando comunque. Leto? Abbiamo rifiutato un’offerta da 4 milioni. Tre club si sono interessati a lui, due italiani ed uno estero. So che veniva da un lungo infortunio, così come Barrientos in passato. Abbiamo avuto la possibilità di portarlo a Catania. Si sa, il primo campionato è faticoso, specie per un giocatore che ritorna in campo dopo un lungo stop. L’arrivo di Giampiero Ventrone come preparatore atletico? Non è vero che abbiamo già un accordo. Sicuramente abbiamo parlato con lui. E’ un professionista in materia, ma dobbiamo trovare la maniera giusta per metterlo nella condizione di lavorare bene. Per annunciare l’ufficialità avremo bisogno di un po’ di tempo. Quest’anno abbiamo notevoli problemi atletici. Abbiamo capito i motivi ed abbiamo provato a risolverli nel corso della stagione. Pellegrino? Lo conosco bene. E’ un grande lavoratore, a cui subito assegnammo le giovanili. Non abbiamo avuto dubbi a mettergli a disposizione la prima squadra. La metodologia degli allenamenti del nostro mister è da primo livello. Retrocessione programmata? E’ una follia solo pensarlo! Non si è mai visto vedere un presidente come Pulvirenti soffrire per i risultati della sua squadra. Se avessimo disputato la Serie A, avevamo già pronti alcuni arrivi di calciatori extracomunitari, operazioni che non potremo fare in cadetteria. Chi può arrivare? Sicuramente Ardemagni non è nei nostri interessi, mentre non è vero che Bergessio sia stato contattato dalla Roma. Con Alvarez non abbiamo ancora parlato, così come con Keko. Non escluderei una permanenza a Catania di Pablo Barrientos. Quest’anno ha avuto molti problemi fisici, a causa di un fastidio ad una vertebra. Alcuni dei giocatori che sono stati in prestito potrebbero rientrare nel progetto. Mi piacerebbe che Peruzzi restasse, ma in caso di una buona offerta potrebbe essere ceduto. Lo stadio? E’ un passo importante per la società. Il presidente Pulvirenti ci sta lavorando in prima persona. Sarebbe una svolta importante per il nostro club. In questi giorni abbiamo incontrato due ingegneri che han costruito impianti in Svezia ed Inghilterra. Il progetto definitivo prevederà una capienza di 25mila spettatori”.