Drogba: «Bello tutto, ma ci sono rimasto male»

L’attaccante mette l’accento sulla sua iniziale esclusione: «Non ce n’era bisogno per motivarmi»

COSTA D’AVORIO DROGBA GIAPPONE – Ieri è bastato il suo ingresso in campo per sovvertire il pronostico di una partita scritta: Didier Drogba è ancora quel bel puledro di razza che qualche anno fa scorazzava per i campi da gioco facendo vittime. Contro il Giappone ieri è stato decisivo, eppure il fatto di essere stato messo inizialmente da parte dal c. t. Lamouchi non gli è andato proprio giù benissimo e un po’ c’è da capirlo. 

CI PENSO IO – Così Drogba a fine partita: «E’ stata una gran partita, siamo felici del risultato finale, ci preparavamo da diverse settimane. Ora sarà importante fare bene contro la Colombia, il Giappone oggi non è mai stato davvero pericoloso, ma ci ha dato problemi: noi comunque siamo riusciti a reagire. Abbiamo mostrato buone cose. Io in panchina? Ci sono rimasto male, ma rispetto la decisione del c. t. Quando sono entrato ho subito voluto aiutare i miei compagni, ma non avevo bisogno di una delusione per essere motivato. Non so nemmeno quanto ho giocato, ma era importante aiutare la squadra». Ci è riuscito discretamente, o no?