Dincer (Milliyet): «Prandelli può salvarvi la faccia» - Calcio News 24
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2014

Dincer (Milliyet): «Prandelli può salvarvi la faccia»

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Il giornalista turco ci racconta: «Non era la prima scelta del Galatasaray, ma se non difende…»

KADINONUR DINCER GALTASARAY PRANDELLI – Cesare Prandelli è il nuovo re di Istanbul: l’ex c. t. della nazionale italiana, dopo l’ultimo fallimentare Mondiale, è sbarcato a tempo di record in Turchia, dove allenerà il Galatasaray. La storia già la conoscete, ma ne parliamo da un’angolazione differente: come hanno accolto i turchi Cesare? Che tipo di calcio si aspettano da lui? Per quale ragione proprio Prandelli e non un altro tecnico? Lo abbiamo chiesto a Kadironur Dincer, nota firma del più importante giornale turco, Milliyet, uno che l’ambiente lo conosce bene.

Ciao Onur. Allora, quanto pensi che l’arrivo di Prandelli al Galatasaray possa essere funzionale al progetto della società turca? 
«Il progetto del Galatasaray mira a vincere qualche titolo, dal campionato alla coppa nazionale: quest’anno, ecco, è importante soprattutto il campionato, visto che l’anno scorso lo ha vinto il Fenerbahce. E’ quello al momento ad avere priorità assoluta su tutto»

In cosa pensi che Prandelli possa migliorare il recente lavoro di Mancini? 
«Roberto Mancini qui in Turchia è stato criticato soprattutto per il suo stile mondano e la distanza che si era creata con i suoi giocatori. Per prima cosa, Prandelli adesso dovrebbe essere più vicino a loro, interessarsi dei loro problemi. Nel Galatasaray è molto importante anche che l’allenatore passi tanto tempo nel centro tecnico, il Florya. Mancini alcune volte ha rilasciato delle dichiarazioni che han fatto arrabbiare i tifosi. Per esempio ha detto che squadre come Real Madrid e Chelsea erano più forti del Galatasaray: ecco, i fans turchi odiano questo tipo di ragionamenti, perchè sanno che il Galatasaray può trionfare in Europa, lo ha già fatto: nel 2000 ha vinto la Coppa UEFA e poi la Supercoppa Europea battendo proprio il Real! Poi è arrivato in semifinale di Coppa Campioni nel 1989 e nei quarti di Champions nel 2013… Prandelli dovrebbe evitare dichiarazioni del genere per non cadere negli stessi errori di Mancini. Io penso che l’ex c. t. sia molto più vicino alla figura tipo di allenatore turco rispetto a Mancini» 

Ma i tifosi del Galatasaray percepiscono la differenza tra i due tecnici italiani? Se sì, come? 
«Come detto sopra, Prandelli dovrebbe immedisimarsi nelle partite. Mancini sedeva in panchina e stava lì fermo, anche quando la squadra andava male. I tifosi turchi tutto questo non lo sopportano: Prandelli deve seguire il gioco, dare indicazioni da bordocampo, aiutare i giocatori durante la gara… I tifosi non sanno se Prandelli è l’uomo giusto per il Galatasaray, così come la maggior parte dei cronisti sportivi da queste parti. Anche io non ho nessun pregiudizio verso di lui, ma credo possa farcela. Certo, i risultati dipenderanno dalle cose che ti ho appena elencato»

Tu pensi che Prandelli abbia scelto la Turchia per motivazioni tecniche… o prettamente economiche? 
«Io non lo conoscevo da vicino, ma penso che voglia stare per un po’ lontano dal vostro Paese, visto come è andato il Mondiale e viste le dure critiche nei suoi confronti. Penso che lui sia un uomo d’onore, perchè si è dimesso da c. t. dopo aver fallito in Brasile: dimettersi è sempre un comportamento onorevole. Per lui essere al Galatasaray è importante, perchè è per la prima volta in carriera in un club grosso. Se pure fosse venuto qui per ragioni economiche, dovrà comunque dimostrare delle abilità tecniche per rimanere. Questo passaggio sarà molto importante per la sua carriera: se farà bene qui, sarà solo che un bene per lui. Non dimenticartelo: Terim ha fatto bene qui e poi è andato al Milan, Arda Turan ha fatto bene qui e poi è andato all’Atletico Madrid e pure Prandelli avrà la possibilità di dimostrare all’Europa intera che è ancora un buon allenatore per club… ed anche per nazionali» 

I tifosi turchi sono a conoscenza della non buonissima reputazione che in questo momento Prandelli ha qui in Italia? Come valutano questa cosa? 
«Ti dirò, questa cosa non è tanto considerata qui in Turchia. Molte cose che sono state dette lì da voi, come le parole di Della Valle, Agnelli e De Laurentiis, sono state tradotte e lette qui da noi. Ed anche un giornalista italiano, se non ricordo male, un certo Michele Ruotolo, ha scritto qualcosina di lui qui… Sì insomma, il popolo turco ed i tifosi sanno tutto, ma non interessa loro più di tanto. Per i tifosi Prandelli partirà da zero e la cosa che conta sarà come gestirà la squadra e come la farà giocare da ora in poi. Tutto qui!» 

Si dice che alcuni giocatori italiani o dall’Italia potrebbero arrivare al Galatasaray in questa sessione di mercato: pensi che questi trasferimenti possano minare l’ambiente turco? 
«Guarda, se Prandelli dicesse: “Sto per portare Pirlo al Galatasaray”, non penso che nessuno direbbe di no, nè l’ambiente, nè la squadra, nè nessun altro. Discorso diverso per i vari Gabbiadini, Astori o Thiago Motta… In quel caso il club darebbe chiaramente credito alle indicazioni di Prandelli. Anche Prandelli ha fatto alcune scelte, a dispetto del fatto che fosse arrivato a metà stagione (Telles, Hajrovic, Ontivero, per esempio), ma il problema è che qui in Turchia c’è un limite in rosa per i giocatori stranieri. Un club turco può schierare massimo cinque giocatori stranieri in campo contemporaneamente e portarne massimo tre in panchina. Per cui se Prandelli vorrà portare dei giocatori qui in Turchia, dovrà scegliere i migliori secondo lui» 

Prandelli non ha mai allenato un grande club: pensi possa avvertire la pressione di uno stadio enorme e caldissimo come l’Ali Sami Yen? 
«Penso innanzitutto che potrà godere di una delle migliori tifoserie del mondo. Poi ovvio, dipenderà molto dai risultati delle partite… Se le cose andranno bene, fidati, Prandelli si sentirà in paradiso, ma se le cose dovessero andare male, allora penso che avrà voglia di tornare in Italia… Possiamo sintetizzare come uno dei più famosi striscioni dell’Ali Sami Yen: “Benvenuti all’inferno”»

Nel corso della sua storia, probabilmente, il Galatasaray ha ottenuto i suoi risultati migliori con allenatori turchi. Sei d’accordo con questa affermazione?
«Sì. Fatih Terim e Mastafa Denizli sono i tecnici che hanno ottenuto il maggior numero di successi al Galatasaray, ma è capitato anche ad allenatori stranieri, Mircea Lucescu su tutti, come Karl Heinz Feldkamp e Jupp Derwall, indicato un po’ da tutti come il capostipite del Galatasaray moderno»

Perchè pensi che il Galatasaray abbia deciso di investire molto su allenatori stranieri negli ultimi anni? Cosa pensano i tifosi di questa cosa? 
«Allora, Fatih Terim è il miglior allenatore turco degli ultimi quindici anni. Se non è lui l’allenatore del Galatasaray, bisogna per forza pensare ad un nome straniero. Il presidente Aysal non era d’accordo con Terim su alcune questioni e lo ha licenziato, per questo il Galatasaray ha dovuto prendere dei tecnici stranieri: i tifosi vogliono ancora Terim, ma possono accettare anche un tecnico straniero, non è certo una novità per questo club»

Prandelli ha uno stile di gioco molto lento ispirato al “tiki-taka” spagnolo, credi che sia uno stile di gioco adatto anche al roccioso calcio turco?
«I calciatori turchi sono famosi per le loro capacità tecniche, quindi penso che lo stile di Prandelli possa adattarsi bene al calcio turco. In più i giocatori turchi hanno un certo ordine tattico e non mollano mai, per tutti e novanta i minuti. Prandelli dovrà cercare di sfruttare queste caratteristiche»

Parliamo di codice etico: pensi che l’uso di queste norme da parte di Prandelli possa tornare utile anche nel Galatasaray? Non credi che qualche calciatore possa prendere male un insieme di regole così restrittive?
«No, non credo. Penso che anzi le regole verranno accettate dalla squadra. La cosa che qui piace meno è lo stile di vita di alcuni calciatori: i tifosi lo odiano e i giocatori lo sanno» 

In buona sostanza, perchè pensi che Aysal abbia scelto proprio Prandelli come allenatore?
«Questo non lo so. In Turchia si dice che Prandelli in realtà non fosse la prima scelta ed è vero. Prima che a lui la panchina era stata offerta a Lucescu, che ha rifiutato. Poi a Klinsmann, Tuchel, Hitzfeld… Hanno declinato tutti. In quel momento Prandelli si è dimesso da c. t. dell’Italia e il presidente deve aver pensato che questa fosse una buona opportunità, perchè Prandelli è un buon allenatore. Penso sia andata così, ma le mie sono solo congetture»

Ultima domanda: tu credi che per il calcio turco il calcio italiano sia un modello da seguire? 
«Guarda, il calcio italiano qui è considerato un po’ troppo difensivo. Se Prandelli riuscirà ad ottenere dei buoni risultati qui, credo possa cambiare anche la visione che i turchi hanno del calcio italiano. Il destino del calcio italiano in Turchia è nelle mani di Prandelli. Mancini onestamente non ha impressionato, ma Cesare può farlo»

In collaborazione con tutta la redazione