E se fosse Iturbe il vero acquisto della Roma? - Calcio News 24
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2015

E se fosse Iturbe il vero acquisto della Roma?

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Juan Manuel Iturbe ha deluso nella prima stagione alla Roma ma può rimettersi in moto

Capitolo esterni offensivi, la Roma cerca un nuovo rinforzo: già centrato il colpo Iago Falque – 13 reti alla prima stagione in Serie A – e con una rosa che conta ancora i vari Gervinho, Ljajic, Iturbe e Ibarbo, il direttore sportivo Walter Sabatini ha puntato Mohamed Salah per regalare a Garcia maggiore imprevedibilità e velocità negli ultimi metri di campo.

LA PRIMA DI ITURBE – Ma in tutto questo il buon Manuel lo archiviamo tra i bidoni? La prima stagione in giallorosso – impensabile nasconderlo – è stata da incubo: i numeri raccontano di 4 reti complessive tra campionato, Champions League (poi Europa League) e Coppa Italia, un dato che non può giustificare i quasi 30 milioni di euro investiti dalla Roma sul suo profilo. Non possono bastare i gol siglati a Juventus e Lazio – rivali storiche dei giallorossi – per attutire il peso delle aspettative non ripagate: è una questione che va oltre i milioni spesi, lo status di Iturbe nel momento in cui si trasferiva dall’Hellas Verona alla Roma era quello del ragazzo prodigio capace palla al piede di fare tutto, dopo qualche mese l’aura dell’argentino è divenuta a dir poco cupa e l’ambiente intero non ha nascosto l’enorme delusione del caso.

L’ASPETTO TATTICO – Eppure era piuttosto logico attendersi qualcosa del genere, magari non con la spietatezza di questi numeri ma senz’altro in termini di nuove difficoltà: il Verona di Mandorlini si fondava essenzialmente sulle ripartenze, rapidissime e concrete, ragion per cui Iturbe si trovava spesso ad avere metri di campo importanti davanti a sé e dunque nella facoltà di palesare tutta la sua velocità e strapotenza negli spazi. Per intenderci, si sarebbe trovato alla perfezione nella prima Roma di Garcia, quella squadra che sorprese tutta la Serie A – fatta eccezione per il tritacarne Juventus – giocando a tre tocchi nell’aggressione degli spazi lasciati dagli avversari. Un modello che può funzionare per un anno, finché chi ti affronta non impara a conoscerti e dunque abbassa il baricentro per non concederti più le praterie in cui ti esalti: alla Roma è mancato il classico piano B e questa cruciale carenza l’ha pagata in pieno anche Juan Manuel Iturbe.

FUTURO – Oltre a tutto questo c’è il passaggio da una squadra di moderate ambizioni ad una realtà che invece puntava per manifesta ammissione a spodestare la Juventus e dunque a vincere il campionato: magari grazie proprio all’apporto del grande acquisto dell’estate, appunto Iturbe. Così non è andata ma il calciatore argentino non sembra uno dal carattere ombroso o facilmente abbattibile: non tanto per carisma, quanto per l’aspetto scanzonato con il quale si presenta ufficialmente e non. Tradotto: Iturbe appare ragazzo che sa farsi scivolare addosso le delusioni ed a cui basta una fase positiva per vedersi impennato l’entusiasmo. Va e vive a strappi e non è da escludere che possa partire bene nella prossima stagione ed acquisire fiducia e poi consapevolezza: spetta (tanto) a Rudi Garcia, sarà lui a determinarne il futuro in base all’impiego che gli concederà. Che la Roma il nuovo acquisto lo abbia già in casa?