El Shaarawy Roma, addio quasi consumato. Lo Shangai accontenta tutti
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El Shaarawy Roma, addio quasi consumato. Lo Shangai accontenta tutti

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El Shaarawy Roma, l’addio è più vicino che mai. Al Faraone ingaggio clamoroso dallo Shangai e 18 milioni di euro alla Roma

Sembrava scampato il pericolo, negli ultimi 10 giorni. Invece no. La trattativa tra Roma e Shangai Shenhua per El Shaarawy ha riscontrato un’accelerata improvvisa e con tutta probabilità definitiva. Il ricco ingaggio proposto dal club cinese ha convinto il Faraone, nonostante i tentennamenti recenti. «Non me la sento di lasciare l’Europa. Ho ancora voglia di giocare nel calcio più importante. È troppo presto, a nemmeno 27 anni, per fare una scelta così drastica», diceva l’italo-egiziano. E gli crediamo anche, se non fosse che lo Shangai ha ancor di più aumentato la proposta iniziale di circa 15 milioni annui.

A quel punto, obiettivamente, dire di no diventa difficile. C’è stato anche un tira e molla tra la società straniera e la Roma stessa. Petrachi non si è opposto alla società, ha sempre e soltanto voluto la cifra con cui valutava El Shaarawy, ovvero venti milioni. Non saranno tondi, dovrebbero essere 18, ma ci siamo. Decisiva, in tal senso, l’ultima manovra dello Shangai che non ha accettato il primo “no” dell’attaccante. Il desiderio di volerlo in squadra, a quanto pare, era talmente alto da aumentare la prima proposta di salario annuale.

E pensare che iniziavano ad essere confermate le voci che volevano un rinnovo del giocatore. Ne ha parlato lo stesso Petrachi nella recente conferenza di presentazione, ammettendo tuttavia che l’ombra cinese era dietro l’angolo: «C’è da parte mia la volontà di potergli rinnovare il contratto. Bisogna capire però che non bisogna strafare. A tutto c’è un limite. L’idea di rinnovare il contratto con le cifre adeguate c’è, lo merita, ma se vuole strafare io non posso competere con i soldi della Cina. Se vuole rimanere alla Roma cercherò di accontentarlo. Se lui vuole andare perché lo riempiono di soldi ed alla Roma danno quelli adatti per comprare il sostituto, io non tengo nessuno con la forza». Un altro atto della rivoluzione giallorossa. Ora inizia la caccia al sostituto.