Esclusiva - Ternana, Antenucci: «Buonissimo il rapporto con l'ambiente umbro. Futuro? Mi affascina un'esperienza all'estero. Al Torino...» - Calcio News 24
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2014

Esclusiva – Ternana, Antenucci: «Buonissimo il rapporto con l’ambiente umbro. Futuro? Mi affascina un’esperienza all’estero. Al Torino…»

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ESCLUSIVA TERNANA ANTENUCCI – Nonostante il restyling estivo che ha portato al Libero Liberati elementi di alta caratura come Ferronetti, Rispoli e Viola, la Ternana non è riuscita a compiere il salto di qualità, ottenendo comunque una salvezza tranquilla. Il top player della formazione umbra è senz’altro Mirco Antenucci, centravanti classe 1984 di Termoli, autore di 19 reti in stagione e trascinatore dell’undici di Attilio Tesser. L’ex attaccante di Torino e Catania ha commentato la stagione della Ternana ma non solo in esclusiva a Calcionews24.com.

La Ternana ha chiuso il campionato al sedicesimo posto con cinquantuno punti conquistati nelle quarantadue gare disputate. Lei come valuta la stagione rossoverde? 

«In maniera positiva, eravamo partiti sicuramente con altre aspettative, ad inizio anno si era parlato di una squadra importante per la categoria. Abbiamo avuto molti problemi nella fase iniziale del campionato, nella seconda parte di stagione abbiamo cercato di recuperare punti utili per farci stare tranquilli nel discorso salvezza e raggiungere anche qualcosa in più. Alla fine abbiamo raggiunto un obiettivo importante come la salvezza».

Quanto è risultato decisivo l’arrivo sulla panchina del Liberati del tecnico Tesser?

«Molto decisivo perchè avevamo 22 punti, una media da retrocessione. E’ stato bravo sotto tutti i punti di vista: tattico, psicologico ed è riuscito a riformare quello spirito di squadra che fino a quel momento, visti anche i risultati, era venuto un po’ a mancare. Con i risultati utili raggiunti all’inizio del 2014 ci ha dato una grande spinta verso la salvezza».

I tifosi la stimano molto, qual è il suo rapporto con l’ambiente umbro? 

«E’ un buonissimo rapporto, fin da subito si è creato un legame importante con la città e con i tifosi. Sono stato molto bene a Terni, è normale che ci si aspettava qualcosina in più, ma per come era partita l’annata abbiamo fatto il massimo».

Palermo ed Empoli erano davvero le due formazioni più forti della Serie B?

«Sì, in assoluto sì. Infatti è stato giusto che siano arrivate queste due formazioni in cima alla classifica, il Palermo aveva l’organico più forte mentre l’Empoli giocava il calcio più bello della Serie B».

Un calciatore che l’ha stupita in questa annata della serie cadetta?

«Non saprei, ce ne sono stati tanti. Ultimamente mi sta stupendo Cristian Galano, che sta dando una grossa mano a portare il Bari prima al settimo posto e poi nella semifinale dei playoff dopo la vittoria di ieri con il Crotone».

Nella Ternana militano diversi giovani interessanti, come Brignoli, Falletti e Avenatti. Chi di loro è già pronto per la Serie A?

«Ce ne sono anche altri bravi, come Meccariello o Masi. Per vederli già in Serie A è difficile comunque, specie per Falletti ed Avenatti, che sono al primo anno in Italia ed hanno giocato poco. Mi sembra un po’ presto per la massima serie, hanno bisogno di giocare e di fare esperienza».

Lei invece si sente pronto per affrontare la Serie A da protagonista?

«Non credo, penso che la Serie B sia la mia realtà, bisogna essere realisti: ho 29 anni, mi è dispiaciuto non aver sfruttato quelle poche occasioni in A, che sono state davvero poche, quindi non penso che adesso delle società investano su un ragazzo di 29 che ha fatto quasi sempre la serie cadetta. Mi piacerebbe molto, ma sono realista».

Quale caratteristica vorrebbe ulteriormente migliorare del suo gioco?

«Il gioco aereo è la caratteristica in cui devo migliorare, faccio pochissimi gol di testa. Quindi è un aspetto che vorrei migliorare ed infatti già lo alleno, spero di riuscire a migliorare in fretta».

Il momento più bello e quello più triste della sua carriera.

«Il più bello sicuramente la vittoria del campionato di Serie B con il Torino, è stato un anno bellissimo, pieno di soddisfazioni e dove abbiamo riportato una società come quella granata in Serie A dopo tre anni. Il più brutto forse è la retrocessione con il Pisa, dove ero arrivato a fine gennaio in una situazione societaria molto difficile, infatti la società poi fallì e noi perdemmo tutti gli stipendi».

Nell’estate del 2012 quanto era forte la tua voglia di restare al Torino?

«Tantissima, l’ho sempre detto e continuo a dirlo. Ci ho messo ormai una pietra sopra perché mi sono già espresso più volte su questa storia. Era davvero tanta comunque la voglia di restare all’Olimpico, sarei rimasto a vita».

Il suo nome è stato recentemente accostato al Catania, formazione proprietaria del tuo cartellino. Che sensazioni ha a proposito di un ritorno al Massimino?

«La situazione è difficile da valutare, perché c’è una clausola che al 15° gol realizzato in campionato il mio cartellino era in comproprietà tra Catania e Ternana. Non lo so, vedranno le due società ed il mio procuratore, il mio lavoro sul campo l’ho fatto, ora mi riposo e vedrò cosa succederà. Non ho pensato ancora all’eventualità, aspetto notizie».

Il Leeds è uno dei club che la monitora con attenzione in vista del mercato estivo. Un’esperienza in Inghilterra potrebbe essere nei suoi piani futuri?

«Non nego che mi piace molto la mentalità che hanno all’estero nel vivere il calcio, dove non è presente soltanto la voglia di ottenere il risultato come in Italia. Mi ha sempre affascinato questa idea di un’esperienza all’estero, però vedremo il da farsi. Mi sono trovato molto bene a Terni quest’anno, ma il modo che hanno in Inghilterra di vivere il calcio mi piace molto».

Quindi futuro ancora a Terni?

«Sì, bisogna vedere anche i piani futuri che ha la Ternana. Anche in base a quello decideremo con la massima serenità».