Sgrò su Fiorentina Atalanta: «Nerazzurri favoriti per la Coppa Italia»
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Fiorentina Atalanta, Marco Sgrò: «Nerazzurri favoriti. Dea, vinci la Coppa Italia!» – ESCLUSIVA

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Intervista esclusiva all’ex centrocampista dell’Atalanta Marco Sgrò: Coppa Italia (presente e passata) e qualche opinione sui nerazzurri

Costruttore, architetto talentuoso e uno dei centrocampisti più forti che l’Atalanta abbia mai avuto negli anni 90: partecipe di quella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina nel 1996 (quella stessa squadra che la Dea affronterà domani in semifinale). In esclusiva ai microfoni di CalcioNews24, ha rilasciato qualche dichiarazione l’ex centrocampista nerazzurro Marco Sgrò.

Marco, semifinale di Coppa Italia Fiorentina Atalanta: cosa si aspetta da questo match?

Mi aspetto il passaggio del turno da parte dell’Atalanta, perché i nerazzurri sono di due gradini sopra i viola, poi nel calcio bisogna sempre giocarle le partite. Mi aspetto una grande gara sperando di vedere la Dea vincere

Può essere l’anno buono per l’Atalanta per portare a casa la Coppa Italia?

I giocatori sono abituati a questi contesti: l’Atalanta ha tanti nazionali, dove alcuni hanno disputato qualche finale. Sono preparati e pronti anche per questo: secondo me è l’anno buono per provarci.

La forza dell’Atalanta oggi sta nel suo centrocampo tra i vari Koopmeiners, Ederson, Pasalic e De Roon. Quanto si sarebbe esaltato Marco Sgrò a giocare in questa Atalanta?

E’ chiaro che per un centrocampista come me, cui piaceva tantissimo giocare con la palla tra i piedi, si sarebbe notevolmente esaltato a giocare in questa Atalanta, soprattutto quando hai come compagni certi giocatori.

Provocazione: più forte il duo Ederson-De Roon o lei insieme a Gallo?

Non si può dire (risata ndr) perché quando giocavamo noi, la Serie A era il campionato più forte del mondo dove c’erano tantissimi fuoriclasse. Purtroppo da qualche anno non lo è più: noi ai tempi avevamo Inzaghi, Morfeo e Lentini ed eravamo terzi in classifica, pur giocando contro squadre di tutto rispetto: la Juve di una volta con Zidane e Del Piero, il Parma di Buffon e Crespo. Erano altri tempi.

C’è stato più rammarico per non aver vinto la finale contro la Fiorentina nel 1996 o di non essere andati in Europa l’anno dopo visto che eravate una squadra che a febbraio era addirittura terza?

Contro la Fiorentina in Coppa Italia non c’è stata partita: erano più forti loro sia all’andata che al ritorno. Quell’anno giocavano fuoriclasse come Rui Costa e Batistiuta. Il rammarico è quello di non essere andati in Europa nel 1997, ma avevamo la coperta per riuscire a tagliare quel traguardo.

In quell’Atalanta c’erano anche Emiliano Mondonico e Chicco Pisani: qual è il ricordo più bello che ancora conserva ancora oggi nei loro confronti?

Il ricordo di Mondonico è sempre stampato nella mia mente perché mi ha insegnato tante cose: uno degli allenatori che più di tutti leggeva la partita alla perfezione. Spalletti è un bravissimo allenatore, ma come leggeva le partite Mondonico nei momenti di difficoltà nessuno mai. Su Chicco posso dire che stava emergendo come un fiore, e purtroppo il destino lo ha tagliato di netto. Aveva delle qualità impressionanti e sicuramente avrebbe giocato per tanti anni in Serie A.

Lei dal 2009 ha intrapreso la carriera d’allenatore: da quando ha cominciato questo nuovo ruolo, tale figura come si è evoluta negli anni?

Secondo me chi ha giocato a calcio è leggermente più avanti rispetto agli altri in quanto capisce determinate dinamiche, soprattutto per quanto concerne la gestione dello spogliatoio.

Ultima domanda: al giorno d’oggi si parla tanto di tattica a suon di paragoni (l’ultimo tra Inzaghi e Allegri), ma quanto conta invece la mentalità da dare alla squadra al di là che si parli di calcio champagne o semplice gioco all’italiana?

Ad oggi la testa conta tantissimo, tutti gli allenatori oggi hanno una visione del calcio a 360 gradi: guardi partite, studi moduli ecc…Però oggi conta soprattutto la mentalità e l’unione dello spogliatoio: gli elementi che servono per fare bene in una squadra di calcio.