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Fiorentina, crisi cominciata dopo la scomparsa di Barone? Sentite cosa dice quel procuratore
Fiorentina, Canovi duro: «Ambiente in crisi, senza Barone è crollato tutto». Le parole
Il momento difficile della Fiorentina continua a tenere banco tra tifosi, addetti ai lavori e media. Dopo un avvio di stagione promettente, la squadra viola sembra aver perso smalto e certezze. A confermare la sensazione di smarrimento che si respira in casa Fiorentina è anche Dario Canovi, noto procuratore sportivo, che ha espresso un’opinione netta ai microfoni di Tuttomercatoweb.com.
Secondo Canovi, il problema principale della Fiorentina è la totale mancanza di un’identità di gioco: «La Fiorentina non propone nulla di particolarmente interessante. Non vedo un calcio brillante, né individualità in grado di accendere la partita. L’unico vero fattore che può cambiare le sorti del match è Moise Kean. Se è in giornata, allora la Fiorentina può risultare pericolosa. Altrimenti, è una squadra che fa davvero fatica».
Parole forti, che riflettono l’idea di una Fiorentina ancora alla ricerca di sé stessa. La dipendenza da singoli, in particolare dall’ex attaccante della Juventus, è vista da Canovi come un segnale preoccupante per una squadra che ambiva a consolidarsi in zona europea.
Il procuratore ha poi puntato l’attenzione su un aspetto ancora più profondo e strutturale: il rapporto tra società e tifoseria. «L’ambiente della Fiorentina è in subbuglio» ha spiegato Canovi. «Non lo conosco nei dettagli, ma è evidente che c’è una frattura netta tra i vertici del club e la piazza. I tifosi sembrano distanti, delusi. Da quando non c’è più Barone, la Fiorentina ha subito un crollo, non solo a livello tecnico, ma anche sul piano emotivo e gestionale».
L’assenza di una figura carismatica come Joe Barone, che rappresentava un punto di riferimento per squadra e tifosi, avrebbe lasciato un vuoto difficile da colmare. Secondo Canovi, la società non è riuscita finora a ricostruire un dialogo solido con la tifoseria, e questo sta influendo negativamente sull’intero ambiente Fiorentina.
In conclusione, la Fiorentina si trova oggi davanti a un bivio: ritrovare equilibrio e unità oppure rischiare di perdere definitivamente contatto con le proprie ambizioni stagionali. Serve una scossa, dentro e fuori dal campo, per riportare serenità e fiducia attorno a una squadra che ha tutte le potenzialità per fare meglio.
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