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Iachini: «Scudetto? Non lo assegnerei. Sul futuro di Chiesa…»

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Giuseppe Iachini ha parlato a Radio Rai 1 del momento che sta vivendo l’Italia e della possibile ripresa del campionato

Giuseppe Iachini ha parlato a 360° ai microfoni di Radio Rai 1. Il tecnico della Fiorentina ha parlato dell’ipotesi di tornare a giocare e del futuro di Chiesa. Le sue parole.

RIPRENDERE – «Siamo in attesa di ricevere notizie certe, ogni giorno le cose cambiano. Noi siamo rimasti a casa, siamo in attesa di capire cosa accadrà in futuro. C’è voglia di riprendere, il calcio è uno spettacolo e può dare sollievo a tante persone. Può essere un momento di evasione in momento così difficile. Noi siamo a disposizione, le autorità competenti dovranno prendere le giuste indicazioni».

ALLENAMENTI – «Noi siamo pronti, non è un problema. Il problema è che alcune squadre, e questo è antipatico, non potrebbero ricominciare ad allenarsi. In questo momento dobbiamo rispettare quelli che non possono allenarsi, ad esempio tutti i club lombardi. Dobbiamo ripartire tutti insieme, in modo che possa esserci una giusta ripartenza. Non sarebbe leale e corretto nei confronti di tutti cominciare ad allenarsi prima di altri».

CAMPIONATO REGOLARE – «Chiamarlo regolare è difficile. Gli atleti, dopo due mesi e mezzo che sono in casa, avranno delle problematiche. Dobbiamo vedere se e come si potrà ripartire. I calciatori che hanno contratto il virus dovranno fare un lavoro specifico, vedremo quale sarà il protocollo. Noi siamo pronti a ripartire, lo facciamo con entusiasmo e con professionalità. Dobbiamo stare attenti, ripartiremo a giocare dopo 2 mesi e mezzo e giocheremo in estate con 38-40 gradi, il rischio infortunio per i giocatori è alto».

SCUDETTO – «Per rispetto di quello che è accaduto, per la tragedia che stiamo vivendo, sarei per annullare tutto, senza assegnare lo scudetto a tavolino. O si torna in campo e giochiamo fino alle fine, altrimenti annulliamo tutto».

CHIESA – «Sui giocatori bravi ci sono le voci di mercato. Commisso vuole fare bene, ha tanto entusiasmo. È complicato ipotizzare qualcosa per il futuro, ma è normale che possano esserci richieste per i giocatori bravi. Se arriveranno offerte, ne parlerà il presidente Commisso direttamente con il giocatore».