Guardiola: «Voglio lasciare un segno al Bayern. La Germania...» - Calcio News 24
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2014

Guardiola: «Voglio lasciare un segno al Bayern. La Germania…»

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Il tecnico dei bavaresi è intervenuto in conferenza stampa

ROMA BAYERN MONACO CONFERENZA STAMPA GUARDIOLA – Domani sera per la Roma di Rudi Garcia ci sarà la gara della verità. Allo stadio Olimpico arriverà infatti il Bayern Monaco di Guardiola per la sfida valida per la terza giornata della fase a gironi della Champions League. E, ad analizzare la gara, è stato il tecnico dei bavaresi intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-gara.

DALLA CONFERENZA– Ecco le dichiarazioni di Guardiola: «E’ un piacere enorme vedere una Roma così forte, giocare questo calcio così bello e intenso, soprattutto proficuo. E’ una squadra che ha grandi chance di passare il turno, siamo in un girone complicato e si deciderà tutto all’ultimo minuto. Hanno calciatori fortissimi, vedi Pjanic, Gervinho, Iturbe, De Rossi. Mi dispiace non ci sia il mio Keita. Calcio tedesco troppo semplice per noi? Venite voi a vincere in Germania, venite venite...Renzi? Con lui avete un grande Paese, ora si può dire, poi tra Italia e Catalogna esistono diverse similitudini».

Questa la domanda posta dal nostro inviato con relativa risposta dell’allenatore spagnolo:

Considerando la qualità espressa dalla Germania campione del mondo in Brasile, crede che il lavoro svolto da lei al Bayern abbia influito sulle scelte di Joaquim Low?

Lascia perdere (sorride, ndr). La mia influenza è qui, al Bayern con questi giocatori. Se posso lasciare una traccia qui ben venga, ce la metto tutta, ma la Germania lavora in un certo modo da anni, con le stesse metodologie che spesso si rivelano vincenti. Loro sono la Germania, non devono prendere esempio da nessuno.

Guardiola ha poi espresso il seguente pensiero su Francesco Totti: «Calciatore incredibile, ama questo sport altrimenti a 38 anni e con il conto in banca decisamente a posto non sarebbe ancora qui. E’ fantastico ritrovarlo, ha il piacere puro del colpo di genio, lui sarà in campo ed io in panchina ma questo già accadeva quando io ero qui a Roma».

Di seguito alcuni scatti:

Dal nostro inviato Massimiliano Bruno