2012
Inter, Cassano: “Stavolta non ho sbagliato io. Mi volevano in Qatar”
INTER CONFERENZA CASSANO – In conferenza stampa, subito dopo la lista dei convocati per la sfida del Pescara, interviene Antonio Cassano per presentare la sua nuova avventura all’Inter. “La cosa importante per me era essere d’accordo per l’acquisto con tutti. Voglio ringraziare subito il presidente, ma anche Marco (Branca, ndr) e Piero (Ausilio, ndr). Quando le cose vanno male si parla sempre, ma quando vanno bene le cose, come quest’anno, che l’Inter ha fatto otto acquisti, non si dice mai niente. Voglio ringraziare pubblicamente tutti perché hanno avuto fiducia nell’uomo Antonio”.
“Moratti mi ha detto tante cose, ma non vi dico niente. Sin da quando c’era Mancini lui mi voleva qui. Siccome, però, ero un pazzo scatenato era giusto non prendermi in quel periodo. La mia testa fumava, ma adesso che sono tranquillo e calmo era giusto prendermi. Il presidente mi ha salutato, mi ha abbracciato: sono contento di essere qui. Io al Milan avevo detto che se avessi sbagliato ero da rinchiudere: stavolta non ho sbagliato io, ma ha sbagliato qualcun altro. Sono dovuto andar via. C’era qualcuno sopra l’allenatore che ha fatto qualcosa di sbagliato e quando le persone mi prendono in giro a me non va bene. Quando sono stato male i miei compagni mi sono stati vicino, ma questa persona ha promesso tanto, ma faceva solo fumo e niente arrosto“.
“Stavolta voglio avere davanti a me degli uomini che mi facciano notare cosa va bene e cosa no. Voglio che mi si dicano le cose come sono veramente: Marco prima di firmare mi ha spiegato com’è la situazione. Ho ringraziato perché ho trovato persone che parlano chiaramente. Altrove, invece, si dicono determinate cose e si fanno altre. Scambio Cassano – Pazzini? Guadagna di più l’Inter, che vi devo dire? Le promesse del Milan? Chiedete a questa persona, che è bravo a rigirare la frittata. Lui va d’accordo solo con chi lecca, ma io non sono bravo a fare queste cose. Perché avevo detto che dopo il Milan c’era solo il cielo? Sopra il cielo c’è l’Inter”.
“Al Milan contavo come il due a coppe con la briscola a bastoni. Io ringrazio la gente del Milan che mi ha dato una mano, chi mi ha salvato la vita e Tassotti, che mi è stato molto vicino. Non si può parlare di irriconoscenza da parte mia. Essere rimasto a Milano? La città la conosco poco perché non giro molto, ma per ora per me era importante venire all’Inter perché è una squadra che punta a vincere. Sampdoria? Sono appena arrivato all’Inter e già mi volete cacciare? La Sampdoria è stata l’esperienza che mi ha cambiato la vita. Per me era importante ricostruire il rapporto con il presidente e ce l’ho fatta”.
“Avevo una bella offerta dal Qatar, molto importante. Mi piacerebbe, però, fare il Mondiale con la nazionale e devo restare in un campionato vero. Perché l’Inter? Perché è la squadra per la quale tifo e perché tutti mi hanno voluto. Sono venuto qui anche per uno sfizio: per Nagatomo. È un mio pallino. Tutti mi hanno accolto bene, come se li conoscessi da una vita. Trio d’attacco? Milito – Palacio – Sneijder. Io sono qui da tre giorni, loro stanno facendo bene ed è giusto che continuino loro. Io metterò in difficoltà l’allenatore, perché non mi sono mai accontentato nella mia vita. Debutto domani? Vedrà l’allenatore”.