Molto rumore per nulla: Inter-Juventus s'inchioda sullo 0-0 - Calcio News 24
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2015

Molto rumore per nulla: Inter-Juventus s’inchioda sullo 0-0

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Gioco maschio, tatticismi ed almeno due occasioni per parte: traversa di Brozovic nel primo tempo e palo scheggiato da Khedira nella ripresa

Niente di fatto e laconico 0-0 a San Siro tra Inter e Juventus nell’ottava giornata di serie A TIM 2015/2016. Le due compagini si sono date sicuramente battaglia, ma hanno prodotto solo un legno per parte: traversa di Brozovic nel primo tempo (29′) ottenuta in seguito ad un intervento provvidenziale di Buffon e replica juventina nella ripresa (69′) con palo scheggiato dal tedesco Khedira. Sarebbe stato gol per la Vecchia Signora ma, si sa, la fortuna è cieca e stavolta ha deciso di danzare con Handanovic. A parte questi due highlight, tanta aggressività da ambo le parti mischiata a degli ostinati tatticismi che – al tirare delle somme – hanno congelato il risultato sull’equa spartizione dei punti. Eccovi ora la nostra cronaca al termine delle ostilità. E la parola ‘ostilità’ (8 cartellini in totale di cui ben 5 collezionati dai bianconeri) stavolta è tutto fuorché un eufemismo…

PRIMO TEMPO (JUVE A TUTTO CAMPO, MA IL PERICOLO È NERAZZURRO)  – ‘Juventino, c’eri quasi…’, ironizza nel pre-partita la Curva Nord interista srotolando un enorme Triplete formato da scudetto, coppa Italia e Champions League. E rievocando la cocente sconfitta bianconera dello scorso giugno a Berlino contro il fortissimo Barcellona. Ma in realtà la Juventus di stasera c’è eccome (il paragone ovviamente è con la timorosa e lontana ‘parente’ di un mese fa) e fin dai primi minuti pare superiore ad un’Inter ancora in pieno work in progress (Mancio, ci vuole ancora molto?). Superiore senz’altro grazie alla mossa del centrocampo a cinque (nonostante un Pogba lezioso oltre il lecito…) e temibile in attacco grazie ai piedi buoni di Morata e alla generosità senza limiti di Zaza (che corre sempre per tre ed alla fine arriva appannato al momento dello shooting). Prima occasione bianconera al 4′ con Cuadrado che dalla destra scarica su Handanovic che però è bello reattivo a chiudere sul primo palo: la Juve c’è, l’Inter stringe i denti. Da questo momento il match diventa immediatamente quello che tutti si aspettavano – ovvero una tempesta ad alta tensione agonistica – e più che le occasioni d’oro si contano i cartellini che sbucano ad iosa dal taschino del signor Valeri. Fortunatamente sono tutti di colore giallo e coinvolgono tre bianconeri (Marchisio al 7′, Khedira al 11′ e Zaza al 16′) più l’ex Felipe Melo che viene ammonito al 8′ per un intervento deciso su Cuadrado. Ruggini sudamericane a parte, l’Inter riacquista il pallino del gioco attorno al ventesimo sfruttando finalmente le fasce e sfiorando due volte il gol con Jovetic al 26′ (l’azione parte magicamente da Murillo, ma sulla conclusione dell’ex Citizen Chiellini devia in angolo) e con la clamorosa traversa di Brozovic al minuto 29. Buffon piazza l’anulare quel tanto che basta sul tiro a giro del croato ed il montante dice di no. Successivamente grande traffico a centrocampo (dove la Vecchia Signora è avvantaggiata potendo sfruttare un Khedira tornato su grandi livelli) fino al duplice fischio dell’arbitro romano che manda in archivio un primo tempo elettrico e non privo di emozioni.

SECONDO TEMPO (KHEDIRA AD UN SOFFIO DAL COLPACCIO) – Poche occasioni anche nella ripresa – giusto un paio – ed entrambe di matrice bianconera. Ci riprova infatti Cuadrado al 47′ (abbonato ai brividi in apertura di tempo) che, servito da Zaza in pressing furioso su Murillo, spara sotto le gambe di Handanovic con la palla che esce di pochissimo. E poi quella clamorosa di Khedira al 69′ con l’ex madridista che impatta di destro e spedisce la sfera sul palo dopo un bel gioco di prestigio di Morata. Il colpo secco risuona nel catino di San Siro e il numero uno sloveno non può che mandare un bacio alla sua buona sorte. Tutto qui. La Juventus del secondo tempo si è limitata a clonare l’Inter del primo (leggi: affondi sulle fasce a ripetizione con un Barzagli altissimo) giovandosi anche di un Pogba in netta controtendenza rispetto ai primi 45 minuti. Il francese ha verticalizzato più volte godendo di parecchi metri di campo a disposizione, ma evidentemente non è servito a granchè. Il solito bel soprammobile che necessita delle cure dei ‘maggiordomi’ Pirlo e Vidal partiti per altri lidi. L’Inter? Poche idee pure a questo giro, tanto cuore come da tradizione (Medel e Felipe Melo sugli scudi) ed in costante balia delle invenzioni (sporadiche) di Jovetic. Icardi non pervenuto. La difesa (maluccio Santon, discontinuo Murillo, benino tutti gli altri), rispetto alla disastrosa gara con la Fiorentina, almeno stavolta ha retto nonostante la squadra non conosca più il sapore del successo dalla gara col Verona del 23 settembre scorso. Fanno all’incirca 25 giorni di pura involuzione ‘manciniana’ sotto forma di due pari ed una sconfitta. Per il sempre elegante Roberto c’è ancora da lavorare e molto. Pure ora che è secondo in coabitazione con la Roma. Ma quello – converrete – è più merito del fieno in cascina settembrino che della mole di (concedetemi le virgolette) ‘bel calcio’ attuale.

Marcatori: nessuno

Ammoniti: 7′ Marchisio, 8′ Felipe Melo, 11′ Khedira, 16′ Zaza, 60′ Evra, 77′ Brozovic, 85′ Chiellini, 91′ Miranda

Espulsi: nessuno

INTER (4-3-1-2): Handanovic; Santon, Miranda, Murillo, Juan Jesus; Brozovic, Felipe Melo (64′ Guarin), Medel (92′ Kondogbia); Perisic; Icardi, Jovetic (92′ Palacio). All: R. Mancini

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Morata (70′ Mandzukic), Zaza (78′ Dybala). All: M. Allegri