Inter show nello Zanetti Day: 4-1 alla Lazio - Calcio News 24
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2014

Inter show nello Zanetti Day: 4-1 alla Lazio

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Nel giorno in cui Zanetti saluta San Siro dopo 19 anni, l’Inter batte 3-1 in rimonta la Lazio e fa il passo forse decisivo verso l’Europa League. Biava illude i biancocelesti, poi sale in cattedra Kovacic e l’Inter colpisce due volte con Palacio e una con Icardi nel primo tempo. Nella ripresa c’è spazio per la passerella di Zanetti e Milito, poi Hernanes chiude definitivamente i conti.

PRIMO TEMPO –Non c’è la Curva, ma è un San Siro vestito a festa per accogliere l’ultima di Javier Zanetti. Ma non c’è gloria dal primo minuto per chi ha vestito il nerazzurro per 19 anni e per 15 indossato la fascia da capitano, perché Mazzarri lo spedisce in panchina preferendogli Kuzmanovic per rimpiazzare lo squalificato Cambiasso. Nella Lazio, che si gioca il tutto per tutto per l’Europa League, c’è spazio per il primo minuto per Klose, perno del tridente con Felipe Anderson e Keita. Fuori Mauri, Ledesma e Candreva. Inizio di partita scoppiettante, con due gol nei primi 6 minuti. E’ la Lazio a sbloccare il risultato con Biava, lesto a ribadire in rete la sponda di Cana, completamente dimenticato dalla difesa nerazzurra. Immediato il pareggio di Palacio, che anticipa con la punta Berisha sul bellissimo filtrante di Kovacic. E’ l’Inter a fare la partita, ma la Lazio è pericolosa nelle ripartenze. Al 24’ Handanovic si salva coi pugni su Keita, che con la sua rapidità crea non poco scompiglio. Ci vuole un’altra illuminazione di Kovacic per rompere l’equilibrio. Al minuto 35 il croato, ispiratissimo, trova il pertugio giusto per l’inserimento di Icardi che batte Berisha con un preciso diagonale e va a festeggiare correndo verso la panchina per abbracciare Zanetti. La Lazio accusa il colpo e dopo tre minuti capitola nuovamente. Sul cross basso di Nagatomo è perfetto l’inserimento di Palacio che segna la doppietta personale e il 17esimo sigillo in campionato. Sul 3-1 la strada è in discesa per l’Inter, il pubblico acclama a gran voce l’ingresso di Zanetti e Mazzarri lo accontenta mandandolo a scaldarsi per poi farlo entrare nella ripresa.

SECONDO TEMPO – Non entra subito Zanetti, ma è Reja a cambiare. Ledesma prende il posto di un deludente Gonzalez. L’ingresso del capitano è solo rimandato di qualche minuto e quando prende il posto di Jonathan a San Siro è il tripudio. A tenere chiusa la partita ci pensa Handanovic, che si salva sul colpo di testa ravvicinato di Biava, molto vicino al bis. Al 64’ arriva anche il momento di un altro pezzo della storia recente dell’Inter, Diego Milito, anche lui arrivato ai saluti. A lasciare il posto al Principe è Palacio. Reja invece gioca la carta Candreva, tenuto a sorpresa in panchina. E’ proprio il nuovo entrato a offrire un assist invitante per Keita che però svirgola malamente da ottima posizione. La Lazio le tenta tutte per riaprire i giochi, ma Handanovic ci mette il piede per dire di no al tiro di Candreva sporcato da Rolando.  Ma a spegnere ogni velleità laziale ci pensa il grande ex, Hernanes, che all’80’ trova l’angolino con un chirurgico diagonale di sinistro da fuori area. E’ la parola fine a una partita che nel secondo tempo ha avuto ben poco da dire. Anzi, ha detto molto in verità: sono stati gli ultimi minuti nella Scala del Calcio di uno dei più grandi campioni della storia dell’Inter.