Italia, Abete: «Test decisivi per il Mondiale. Su Destro...» - Calcio News 24
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2014

Italia, Abete: «Test decisivi per il Mondiale. Su Destro…»

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Il presidente della Figc spiega: «La moviola c’è dal 2005, al di là di come la si voglia chiamare»

SERIE A ITALIA ABETE – A due mesi esatti dall’esordio al Mondiale – 14 giugno 2014 contro l’Inghilterra – Giancarlo Abete, presidente della Figc, è intervenuto a ‘Radio Anch’io Sport’ per parlare della preparazione degli azzurri: «La Nazionale fa esperienza dell’avventura nella Confederations Cup, dove abbiamo capito che oltre alla qualità tecnica serve un’adeguata preparazione fisica. Abbiamo cercato di far fruttare questi dati per fare un grande Mondiale, anche se le difficoltà ci saranno da subito. Basti pensare che da una gara all’altra dovremo spostarci con un volo di quattro ore».

TEST – Per capire la condizione fisica dei giocatori, oggi e domani a Coverciano ci sarà un test atletico: «Stiamo facendo il massimo, consapevoli del fatto che la tenuta fisica è fondamentale. Siamo rimasti in contatto con chi studia in maniera professionale la materia, ci siamo dotati di uno staff di professionisti e altro ancora. Ai fini della convocazione i test saranno fondamentali, tra oggi e domani.Mondiale? Sarà dura, perché oltre al girone c’è da considerare l’altissimo livello nella parte alta, con squadre come Olanda, Spagna, Colombia e Cile».

ALTRI NOMI – Nelle ultime giornate molti azzurri si sono messi in mostra, rendendo più arduo il compito del ct azzurro: «Il lavoro di Prandelli si è complicata nelle ultime settimane, perché diversi giocatori si sono proposti in maniera positiva. Ben venga la scelta difficile, però. Sappiamo anche che in Serie A i nostri giocatori trovano poco spazio, ma Prandelli comunque non si farà condizionare da nessuno nelle scelte. Cassano? E’ un grande giocatore, ma sarà importante capire la sua condizione fisica e la potenzialità di condizione in vista di giugno. Ma il giocatore non si discute. A centrocampo e in attacco, comunque, avremo abbondanza di scelte».

STRANIERI – A mettere il bastone tra le ruote a Prandelli i tanti stranieri presenti in Serie A, come spiegato dallo stesso Abete: «Dal 29% di minutaggio di giocatori non selezionabili per la nazionale azzurra nel 2006/07 si è passati al 54%, quasi raddoppiando questo dato. Prima eravamo quinti, con un’identità ben precisa. Adesso la situazione è diventata più complicata e la crescita dell’attività di tutte le rappresentative giovanili passa dall’esperienza che questi ragazzi fanno in campo europeo proprio con la Nazionale, non potendo farlo con i club».

RINNOVO – Nelle prossime settimane arriverà il rinnovo di Prandelli, di cui il presidente della Figc ha svelato un retroscena: «Non ci sarà nessuna clausola che preveda la separazione in caso di risultati negativi al Mondiale. La nostra è stata una valutazione serena, in base a ciò che ha fatto: è arrivato secondo all’Europeo, terzo alla Confederations Cup, si è qualificato con largo anticipo a Europei e Mondiali. Sono poche le partite e quindi si rischia di più, ma in lui c’è la nostra totale fiducia e noi abbiamo voluto dimostrargliela in un momento così difficile per il nostro calcio e i nostri club. Sacchi? Se vuole continuare, noi siamo contenti di averlo con noi».

PROVA TELEVISIVA – Abete ha poi parlato del caso Destro, con la prova televisiva applicata all’attaccante giallorosso e che ha fatto infuriare la Roma: «Qui c’è sempre la difficoltà di essere interpretati come soggetti che danno indicazioni che posso condizionare il giudizio. E’ una cultura tutta italiana, questa, che ci contraddistingue da tempo. La prova tv, per quanto riguarda gli scambi di persona, esiste dal 1999 e dal 2005 per gli atti di violenza. Si può chiamare come si vuole, ma lo strumento tecnologico è sempre stato utilizzato in questi casi, a maggior ragione nel momento in cui l’arbitro non si accorge di quanto avvenuto in campo. Cambiamenti? La Germania ha deciso di non dotare di innovamenti tecnologici – legati al gol/non gol – i suoi stadi e ciò certifica una situazione chiara. Italia? C’è una crescita abbastanza significativa: si soffre ancora ma la situazione è in miglioramento».