Italia femminile, Giugliano non ingrana: la Nazionale ha un problema in regia
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Italia femminile, Giugliano non ingrana: la Nazionale ha un problema in regia

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Italia femminile, Giugliano non ingrana: la Nazionale ha un problema in regia. Sotto tono la centrocampista della Roma

Ci sono delle cose che non stanno funzionando nella Nazionale femminile di Milena Bertolini, non è un segreto. Tra queste c’è Manuela Giugliano, centrocampista centrale della Roma a cui in queste due prime partite del Mondiale con Argentina e Svezia è riuscito niente o quasi. Prestazione gravemente insufficienti in entrambe le fasi per la centrocampista della Roma, reduce da una stagione straordinaria in giallorosso sia a livello personale che di squadra. A lei Milena Bertolini ha affidato le chiavi del centrocampo azzurro, con una sorta di premeditato all-in che ha portato all’esclusione dall’elenco delle convocate di potenziali alternative come Galli e Simonetti. La ct ha scelto di partire per la Nuova Zelanda con una sola regista che, non è la prima volta, non sta performando come ci si aspetterebbe da lei sul palcoscenico internazionale.

«Questa partita non ci butterà giù, siamo al Mondiale ed è un orgoglio indossare questa maglia, credo che ripartiremo più forti di prima per portare a casa la qualificazione nella prossima partita col Sudafrica», ha detto dopo la Svezia Giugliano che, la prossima partita, la giocherà proprio per mancanze di alternative. La classe 1997 dovrà tirare fuori la personalità che le è mancata pure all’Europeo. In questo – soltanto in questo per ora – potrebbe imparare dalla 16enne Giulia Dragoni che le sta giocando accanto con la mentalità di una teenager che ha deciso di cambiare Paese per entrare nella masia del Barcellona e studiare da top player. Manuela ha nove anni in più e non è ancora riuscita a diventarlo.