2014
Italia, parla Abete: «Rinnovo Prandelli? La penna ce l’abbiamo sempre…»
Il presidente della FIGC ha parlato anche dei Mondiali e delle dimissioni di Albertini
ITALIA COVERCIANO ABETE RINNOVO PRANDELLI – Alla ripresa degli allenamenti della Nazionale presso il Centro tecnico Federale di Coverciano era presente anche il presidente della FIGC, Giancarlo Abete. C’è grande attesa per conoscere il futuro di Cesare Prandelli, C.t. dell’Italia, che ha raggiunto un accordo verbale per il prolungamento del contratto come guida degli azzurri, ma ancora non ha messo nero su bianco la stipula dello stesso. Abete ha avuto modo di commentare le indiscrezioni che circolano riguardo il rinnovo del C.t., che si dice potrebbe arrivare anche in giornata: «La firma di Prandelli? La penna l’abbiamo sempre a disposizione con noi per il rinnovo, oggi più che mai. La giornata è ancora lunga, aspettiamo che si sblocchi serenamente la situazione. Voi giornalisti siete qui, avete un sacco di appuntamenti in giornata: parlerò con Cesare, ma come ha detto lui non ci sono problemi per la firma. Come ho trovato Prandelli? L’ho trovato molto motivato, ci avevo parlato anche la settimana scorsa a fine ritiro. C’è la soddisfazione per il lavoro svolto, bisogna trovare la giusta condizione fisica e creare un gruppo.»
PROSPETTIVE MONDIALI – Abete ha parlato anche delle prospettive in vista del Mondiale: «C’è volontà di fare bene, la giusta determinazione, stiamo cercando di lavorare nelle migliori condizioni, abbiamo fatto il massimo per arrivare ai Mondiali al meglio della condizione fisica. Il gruppo o i singoli? Lo diciamo in tanti, abbiamo alta qualità nei singoli, ma la differenza la fa il gruppo. Come agli Europei e alla Confederations Cup, il risultato importante è di gruppo.»
DIMISSIONI ALBERTINI – Poi, una battuta anche sulle dimissioni di Demetrio Albertini dalla posizione di vicepresidente della FIGC: «Il capo delegazione dimissionario? Albertini è dirigente di qualità ed un grandissimo amico, sapevo da mesi della sua volontà di staccare la spina dopo il Mondiale.»
STRETTA DI MANO, CESARE – A chi gli chiede di tornare sul discorso Prandelli-rinnovo, Abete risponde: «Adesso ci concentriamo sul Mondiale, dopo parleremo dei tanti problemi. La firma per tacere le voci di interessi dei club su Prandelli? Lo abbiamo detto già da parecchio tempo, quando c’è una stretta di mano fra due persone è un fatto importante. È un problema quello del rinnovo che non si è mai posto, siamo fiduciosi in tal senso. Interesse del Milan? L’apprezzamento dei club non i disturba.»
PEPITO IN BRASILE? – Sulla possibile convocazione di Giuseppe Rossi, ancora alle prese con il pieno recupero dopo il lungo infortunio, Abete afferma di nutrire delle speranze: «Rossi in Brasile? Dipende dalla valutazione del commissario tecnico naturalmente, bisogna vedere condizioni di forma fisica e mentale.»
CARLO ANCELOTTI, FUTURO C.T.? – Si è parlato anche di Carlo Ancelotti come possibile futuro successore di Prandelli alla guida della Nazionale. Abete ha incontrato il mister del Real Madrid in occasione della finale di Champions League, ma afferma non ci sia stato alcun incontro a riguardo di un suo futuro come C.t.: «Ancelotti? L’ho salutato come gli altri giocatori.»
IL GRUPPO, PRIMA DI TUTTO – Tornando sul Mondiale e su cosa si aspetta dagli azzurri, Abete commenta così: «Mi aspetto un’Italia al massimo delle forze, poi il calcio regala sempre sorprese. Dovremo essere lucidi sempre. Mi aspetto un grande impegno e spirito di appartenenza, ci siamo comportati sempre alla grande a livello internazionale. Il livello qualitativo dei nostri comportamenti è sempre stato elevato, non come altrove…»
RENZI E IL CALCIO ITALIANO – Una battuta Abete la riserva anche per i risultati delle elezioni per il Parlamento europeo, che hanno visto il PD di Matteo Renzi in netto vantaggio rispetto alle altre forze politiche: «Vittoria di Renzi e riforme nel calcio? Penso che i risultati possano essere valutati da tutti noi, è stato un risultato importante per il premier che testimonia che quando si riesce a collegare la realtà della stabilità e quella del rinnovamento si ottengono risultati importanti. Ho difficoltà a parlarne da dirigente sportivo, dobbiamo fare la nostra parte come mondo dello sport: unico obiettivo è che l’immagine del calcio italiano cresca, è il nostro progetto e speriamo di farlo insieme al Governo.»