Italia, Prandelli: «Rinnovo, sesso e convocati: vi preannuncio il Mondiale» - Calcio News 24
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2014

Italia, Prandelli: «Rinnovo, sesso e convocati: vi preannuncio il Mondiale»

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Il ct azzurro si confessa: «Ingaggio alto? Prendo meno di tutti…»

ITALIA PRANDELLI MONDIALE – A poco meno di due mesi dal’avventura al Mondiale in Brasile, Cesare Prandelli, commissario tecnico azzurro, ha parlato ai microfoni di ‘Libero’ di svariati temi. A partire dal suo contratto, con il rinnovo che pare imminente: «Abbiamo raggiunto l’accordo, ma firme non ce ne sono state. Sono contento, e firmare prima del Mondiale è la testimonianza del buon lavoro svolto sin qui. Ingaggio alto? Sono tra gli allenatori che percepisce meno…».

CONVOCATI – Passando, poi, ai tanti nomi che si candidano per un posto a Rio. Tra cui Verratti: «Marco ha qualità ed è nel giro della Nazionale da due anni. Ma c’è un problema: gioca sempre come vice Pirlo e dunque spazio per lui, per adesso, non ce n’è. Attacco? Non ci sono gerarchie prestabilite, tutti possono far parte della spedizione. Totti? Massimo rispetto per lui, Toni lo conosco benissimo. Jonathan? C’è un problema di tesseramento, servono minimo sette mesi. E poi lui non ha detto esplicitamente che vuole l’Italia, solo l’Italia. Icardi tre anni fa ci ha rifiutati: legittimo da parte sua. Per quanto riguarda Cassano, ha avuto continuità comportamentale e fisica, mi sono confrontato su questo con Donadoni».

CODICE ETICO – Fino ad arrivare al codice etico, bersagliato nelle ultime settimane: «E’ tutto molto chiaro e lo è sempre stato. Il vero problema è che ci sono troppe persone faziose, giornalisti tifosi. Io ho allenato per molto tempo e sono stufo di vedere giocatori che non sono in grado di controllarsi: chi è squalificato per gioco violento non può far parte della Nazionale, è chiaro. Con Osvaldo l’anno scorso nessuno disse nulla: forse perché non c’erano interessi in ballo. De Rossi? Mi assumo io la responsabilità, non lo farà più. Convocati? Ne ho in testa 18, ma prima devo vedere come stanno».

FAMIGLIE E SESSO – E, per la prima volta, il ritiro sarà aperto anche alle famiglie: «E’ un modo per dare serenità ai ragazzi e evitare le tentazioni brasiliane. Se l’anno scorso fosse capitato a noi ciò che è successo a Uruguay e Spagna, io mi sarei dimesso. Ah, le spese non sono a carico della Federazione…».