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2014

Italia, Rizzoli: «Io in finale? Preferisco vederci gli azzurri»

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L’arbitro emiliano: «Saranno determinanti gli aiuti della tecnologia»

MONDIALI BRASILE 2014 ITALIA RIZZOLI – E’ sì il mondiale dei campioni, ma non dimentichiamoci degli arbitri. L’Italia è rappresentata dal 42enne Nicola Rizzoli, il quale oggi ha dichiarato: «Noi arbitri dobbiamo saper leggere sia le partite che le situazioni tattiche per essere sempre preparati e non farsi prendere di sorpresa. In Europa Collina e Busacca stanno facendo un bel lavoro da questo punto di vista».

AIUTI – Ancora Rizzoli: «Da Brasile 2014 mi aspetto sia allegria che tecnica e velocità. Sarà anche una lotta decisa contro ogni forma di discriminazione o di razzismo. Ci saranno anche aiuti importanti come lo spray per la barriera, sarà più facile rispettare le distanze e lo spettacolo ci guadagnerà. Poi ci sarà la tecnologia e in meno di un secondo sapremo se la palla sarà entrata oppure no».

FINALE – Rizzoli ha aggiunto: «Noi arbitri europei abbiamo cambiato e migliorato la condizione mentale, fisica e tecnica. Bisogna sì gestire la gara ma anche conoscere le squadre. Arbitrare la finale? non so se è dura per un europeo arbitrarla, vedremo. Prima viene l’Italia, ci mancherebbe, la storia di un arbitro al Mondiale è vincolata da quella della sua nazionale. Dicono che in Europa rendo meglio ma è perché in Italia arbitro gare importanti e se sbaglio l’errore si sente di più. E’ anche questione di concentrazione, se dirigi 6 partite internazionali l’anno ti prepari meglio».

FUTURO«Nel mio futuro ci sono altri tre anni ad alto livello e molti obiettivi come Euro 2016, arrivarer a 200 gare di campionato e la finale di Supercoppa perché mi manca e perché secondo me è importante avere stimoli del genere. Dopo di me c’è l’imbarazzo della scelta: Rocchi poteva benissimo essere qui al posto mio, poi ci sono Orsato e Tagliavento, ma anche Mazzoleni e Valeri. La nostra scuola è tra le migliori al mondo» ha concluso Rizzoli a La Gazzetta dello Sport.